Amarti è il mio peccato

ITALIA 1953
Monti, amministratore della contessa Danieli, si è reso colpevole di gravi irregolarità: essendosi scoperta la sua colpa, egli si uccide. Monti ha lasciato una figlia illegittima, Elena, la quale invoca l'aiuto del giovane Sergio, figlio della contessa. Malgrado l'opposizione della madre, Sergio prende Elena come segretaria e se ne innamora. Egli è deciso a sposarla; ma essendo scoppiata la guerra, vi partecipa, come ufficiale pilota, nell'aviazione. Durante un'azione di bombardamento, il suo apparecchio viene colpito e precipita in mare: si ritiene che il pilota sia perito. Nel frattempo Elena dà alla luce un bambino; la contessa da prima si rifiuta di riconoscerlo come figlio di Sergio, ma quando apprende che suo figlio è vivo ed è prigioniero, essa pretende le sia dato il bimbo ed impone, ad Elena di rinunciare ai suoi diritti. Elena, amareggiata, tenta d'uccidersi. Ricoverata all'ospedale si rimette in salute e, dopo una crisi spirituale, decide di farsi suora. Sergio, tornato in Italia, incontra per caso, all'ospedale Elena, nelle vesti di suor Celeste, e cerca d'indurla a lasciare il velo per riunirsi a lui. Elena da prima resiste; ma quando Sergio resta ferito in un incidente d'auto, essa accorre al suo capezzale. Non avendo pronunciato i voti solenni, decide di ritornare nel mondo per unirsi all'uomo amato.
SCHEDA FILM

Regia: Sergio Grieco

Attori: Elisa Cegani - Contessa Danieli, Jacques Sernas - Sergio Danieli, Luisa Rossi - Elena - Suor Celeste, Sandro Pistolini - Figlio di Elena, Giuseppe Taffarel, Nino Milano, Jole Fierro, Alba Arnova, Patrizia Lari, Anna Maria Darni, Pina Piovani, Leonello Zanchi, Eugenio Galadini, Victor Ferrari, Carlo Tamberlani, Giulio Battiferri, Gino Bramieri

Soggetto: Ottavio Poggi

Sceneggiatura: Sergio Grieco, Leo Benvenuti, Ottavio Poggi

Fotografia: Giorgio Orsini

Musiche: Ezio Carabella

Scenografia: Ernest Kromberg

Altri titoli:

Suor Celeste

Durata: 95

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: OTTAVIO POGGI PER P.O. FILM, GLADIO FILM

Distribuzione: P.O. - REGIONALE

CRITICA
"E' un dramma del tutto convenzionale, che contiene però gli elementi atti a destare la commozione di pubblici non troppo esigenti". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XXXV, 1954).