Amanti nelle tenebre

Les yeux de l'amour

FRANCIA 1959
Jeanne vive tiranneggiata dalla vecchia madre inferma in una casa di campagna della provincia francese: non è mai stata brillante né particolarmente attraente e da ciò è nato in lei un complesso che le ha impedito di sposarsi. In passato c'era stata per lei una simpatia verso il medico del villaggio, Jacques, ma la madre si era opposta all'idea di quel matrimonio e la figlia aveva obbedito. Un giorno (è il periodo dell'occupazione tedesca) Jeanne trova gravemente ferito davanti casa sua un giovane. Questi, di nome Pierre, era sfuggito la notte prima ai tedeschi che lo stavano deportando, ma quand'era ormai libero, si era gravemente ustionato gli occhi, accendendo una sigaretta allo scarico di un gassogeno montato su un camion. Jeanne lo nasconde nella casa e presto tra i due nasce un reciproco amore. Ma la ragazza crede che sia la cecità dell'uomo amato a rendere possibile la relazione. Nonostante ciò, passato l'immediato pericolo, Jeanne porta Pierre da uno specialista, il quale tenta l'operazione. Il giovane riacquista la vista, ma Jeanne scompare senza lasciare traccia, convinta che Pierre, ora che vede, non possa amarla come prima.
SCHEDA FILM

Regia: Denys de La Patellière

Attori: Danielle Darrieux - Jeanne Moncatel, Jean-Claude Brialy - Pierre Ségur, Françoise Rosay - Sig.ra Moncatel, Bernard Blier - Dott. Andrieux, Eva Damien - Denise, Pierre Vernier, Suzanne Nivette, Louis Seigner, André Reybaz

Soggetto: Jacques Antoine - romanzo

Sceneggiatura: Denys de La Patellière, Roland Laudenbach, Michel Audiard - dialoghi

Fotografia: Pierre Petit

Musiche: Maurice Thiriet

Montaggio: Georges Alépée

Scenografia: Paul-Louis Boutié

Costumi: Paulette Coquatrix

Altri titoli:

Eyes of Love

Mit den Augen der Liebe

Durata: 100

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: romanzo "Une histoire vraie" di Jacques Antoine

Produzione: BORÉAL FILMS, LES FILMS POMEREU (PARIGI) SERENA (ROMA)

Distribuzione: CINERIZ

CRITICA
"E' un film impostato su facili effetti sentimentali e su situazioni di comodo. Nella mediocrità del complesso fanno eccezione un dialogo spigliato e la riuscita caratterizzazione di alcuni personaggi come quello della vecchia madre. Regia di mestiere, buona l'interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 51, 1962)