Una festa esagerata

1.5/5
Salemme cambia il cast del suo omonimo spettacolo teatrale. Ma la trasposizione non funziona, e si ride poco

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ITALIA 2017
Napoli. A casa Parascandolo fervono i preparativi per una magnifica festa sulla splendida terrazza dove il capofamiglia, l'ingenuo Gennaro, geometra e piccolo imprenditore edile, vive con Teresa, famelica moglie dalla feroce ambizione di salire sempre più in alto nella scala sociale. Per il diciottesimo compleanno della figlia Mirea, Teresa ha deciso di fare le cose in grande e non ha badato a spese, dal catering agli arredi, ha persino scritturato un cameriere indiano relegando in cucina la vecchia domestica non ritenuta abbastanza esotica per una festa così importante! Gennaro, pur di accontentare le donne della sua vita e con l'aiuto di Lello, l'invadente aiutante del portiere, continua ad assecondare ogni loro capriccio e a spendere una fortuna per una festa che lui stesso definisce "esagerata". Tutto sembra perfetto, gli invitati iniziano ad arrivare, ma un'inaspettata notizia giunge dal piano di sotto, da casa Scamardella, dove abitano un padre molto anziano e la figlia zitella: la sfortuna ha deciso che il signor Scamardella doveva morire proprio il giorno della festa. Cosa fare? Come si fa una festa con un morto sotto casa?
SCHEDA FILM

Regia: Vincenzo Salemme

Attori: Vincenzo Salemme - Gennaro Parascandolo, Massimiliano Gallo - Lello il secondino, Tosca D'Aquino - Teresa Parascandolo, Iaia Forte - Lucia Scamardella, Nando Paone - Don Giovanni Scamardella, Francesco Paolantoni - Assessore Cardellino, Giovanni Cacioppo - Don Pasquale, Andrea Di Maria - Bebè Cardellino, James Senese - Se stesso, Vincenzo Borrino - Atzoka, Antonella Morea - Carmelina, Mirea Flavia Stellato - Mirea Parascandolo, Teresa Del Vecchio - Cuoca

Soggetto: Vincenzo Salemme - opera teatrale

Sceneggiatura: Vincenzo Salemme, Enrico Vanzina, Antonio Guerriero - collaborazione

Fotografia: Stefano Salemme

Musiche: Nicola Piovani

Montaggio: Luca Montanari

Scenografia: Carmine Guarino

Costumi: Francesca Romana Scudiero

Suono: Mirko Pantalla - presa diretta

Aiuto regia: Guido Colla

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Tratto da: omonima opera teatrale di Vincenzo Salemme

Produzione: MEDUSA FILM, REALIZZATA DA VALERIA ESPOSITO E GIANPIERO MIRRA PER CHI È DI SCENA SRL

Distribuzione: MEDUSA FILM (2018)

Data uscita: 2018-03-22

TRAILER
CRITICA
"(...) la sostanza del piacevole filmino sta tutta nel rendimento del cast che Salemme il mattatore, magari in complicità con il sardonico collega romano, ha liberato dagli stretti vincoli teatrali e rimodulato su ritmi più consoni ai gusti del pubblico della sala e del teleschermo (...) in un crescendo di quiproquo, sketch, siparietti, mimiche sconnesse e dialoghi farciti di sfondoni. Irrompe, poi, per il buon peso un inopinato innesto di grottesco umor nero che dal piano di sotto dilaga sulla terrazza e viceversa, consentendo a un'attrice autorevole come la Forte di dimostrare quanto sia disinvolta e autoironica nel prestarsi a una pantomima davvero in tutto e per tutto... esagerata. Il cameriere finto indiano che dondola la testa (Borrino), l'impresentabile prete (Cacioppo), l'agonizzante inquilino Scamardella (Paone), l'assessore indegno (Paolantoni) collaborano a rendere più briosi i momenti felici e meno deludenti quelli mosci per un risultato finale che farà il suo dovere al botteghino e (forse) sopravviverà alla pioggia di riferimenti eduardiani irrorata un po' alla sanfason da tanti recensori a digiuno di Scarpetta." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 22 marzo 2018)

"Il vero pregio di questo film è l'assenza di volgarità, merce rara. Per il resto, si (sor)ride con il contagocce e sforzandosi, nonostante i lodevoli tentativi di Salemme, decisamente meglio come istrionico interprete che nelle vesti di sciapo regista." (A.S., 'Il Giornale', 22 marzo 2018)

"Massimiliano Gallo s'ingegna, laia è sempre Forte, ma sono particolari che non nobilitano l'insieme: la napoletanità è una carta da parati, le battute sfiatate, la drammaturgia più che esagerata biodegradata. Festa immobile." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 23 maggio 2018)