UN UOMO CONTRO LA MORTE

Paolo Erlich è un giovane dermatologo, che esercita la sua attività in un grande ospedale, ma contemporaneamente si occupa con passione di ricerche di laboratorio. Nel corso delle sue indagini, egli scopre l'esistenza di un'affinità tra certe materie coloranti e certi microrganismi, e trova, partendo da questo principio, il mezzo di rendere chiaramente visibili, mediante una particolare colorazione, i microrganismi stessi. Questa scoperta, di grande importanza per la batteriologia, gli procura la protezione dell'illustre Koch, che gli agevola la continuazione dei suoi studi. Le esperienze di un soggiorno in Egitto lo portano ad occuparsi delle infezioni. Superando infinite difficoltà, si dedica per anni alla ricerca d'uno specifico contro la sifilide; ma soltanto il suo seicentoseiesimo tentativo è coronato da buon successo. Il 606 o Salvarsan, cui è legato il suo nome, diffuso troppo presto, ha in alcuni casi effetti deleteri e gli procura violenti attacchi da parte della stampa. Ma il processo per diffamazione, da lui intentato ai suoi detrattori, si trasforma per Erlich in un trionfo.