TENTACOLI

ITALIA 1977
A Solana Beach, in California, dove l'impresa Trojan sta scavando un tunnel sottomarino, un bambino e un pescatore scompaiono in mare: quando le acque li restituiscono, i loro corpi appaiono orrendamente sfigurati. Primi di una serie che nei giorni successivi si allungherà paurosamente, i due sono stati vittime di una piovra gigantesca, che gli ultrasuoni del sismografi impiegati dalla Trojan hanno fatto impazzire. Chiamato dal giornalista Ned Turner, il primo a intuire la verità, l'oceanografo Willy Gleason, cui la piovra ucciderà la moglie, tenta di affrontare il mostro, in compagnia dell'amico Mark, con potenti fiocine. Saranno, invece, due orche addomesticate dallo stesso Gleason a fare a pezzi la piovra.
SCHEDA FILM

Regia: Ovidio Assonitis

Attori: John Huston - David/Ned/Turner, Shelley Winters - Tillie, Sua Sorella, Bo Hopkins - Will Gleason, Henry Fonda - Whitehead, Presidente Della Trojan, Delia Boccardo - Vicky Gleason, Cesare Danova - Don Corey, Claude Akins - Capitano Douglas Robards, Enzo Bottesini - Mike, Sherry Buchanan - Judy, Franco Diogene - Sam, Marc Fiorini - Don, Helena Makela - Moglie Di Sam

Soggetto: Sonia Molteni

Sceneggiatura: Sonia Molteni, Tito Carpi

Fotografia: Roberto D'Ettorre Piazzoli

Musiche: Stelvio Cipriani

Montaggio: Angelo Curi

Scenografia: Mario Molli

Costumi: Nicoletta Ercole

Effetti: Gianfranco Aioletti

Altri titoli:

TENTACULES

TENTACLES

Durata: 102

Colore: C

Genere: AVVENTURA DRAMMATICO

Specifiche tecniche: TECHNOVISION, TECHNICOLOR

Produzione: OVIDIO ASSONITIS, ENZO DORIA PER A. ESSE CINEMATOGRAFICA

Distribuzione: EURO - GOLDEN VIDEO

NOTE
- LA SCENEGGIATURA PER L'EDIZIONE AMERICANA E' FIRMATA DA JEROME MAX, STEVE CARABATSOS, SONIA MOLTENI.
CRITICA
"Sulla scia del successo de 'Lo squalo', una pessima imitazione italiana con qualche tentacolo in più e molta tensione in meno. Peccato che nei tentacoli siano rimasti anche John Huston e Henry Fonda. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)

"Dove la sceneggiatura si rivela inadeguata è nei dialoghi, banali; nel disegno dei personaggi, convenzionale; nelle motivazioni ecologiche dell'incredibile vicenda, del tutto prive di aggancio con la realtà dei veri attentati che giornalmente si compiono contro la natura." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 82, 1977)