Senza madre

My Pal Gus

USA 1953
Dave Jannings è un ricco e dinamico uomo d'affari, divorziato e padre del piccolo Gus. Il bambino, cresciuto nell'agiatezza ma abbandonato a sé stesso, senza guida, né disciplina, è un insopportabile rompicollo. Dopo aver tentato senza successo vari metodi d'educazione, Dave iscrive il figlio alla scuola di Lydia Marble. I sistemi usati dalla giovane maestra ottengono risultati insperati: l'indomabile Gus appare trasformato e lo stesso Dave, affascinato dalla grazia di Lydia, si innamora di lei la chiede in sposa. Tuttavia, il sogno damore di Dave e Lydia diventa sembra quando torna in scena la madre di Gus, una donna frivola e ambiziosa che, avendo accertato che il divorzio ottenuto da Dave non è legale, ne approfitta per fargli un ricatto. Si dichiara quindi disposta ad accettare un nuovo divorzio, se Dave le cederà tutti i suoi averi. Poiché Dave rifiuta, la donna denuncia il marito e Lydia come colpevoli d'adulterio e provoca uno scandalo, che obbliga l'insegnante a chiudere la scuola. Un giudice lungimirante proscioglie i due dall'accusa e concede il divorzio, ma stabilisce che Gus venga affidato alla madre. Il bimbo, ormai affezionato al padre e a Lydia è disperato per l'imminente separazione, per questo il padre prenderà un'amara, ma risolutiva, decisione.
SCHEDA FILM

Regia: Robert Parrish

Attori: Richard Widmark - Dave Jennings, Joanne Dru - Lydia Marble, Audrey Totter - Joyce Jennings, George Winslow - Gus Jennings, Joan Banks - Ivy Tolliver, Regis Toomey - Farley Norris, Ludwig Donath - Karl, Ann Morrison - Polly Pahlman, Lisa Golm - Anna

Sceneggiatura: Fay Kanin, Michael Kanin

Fotografia: Leo Tover

Musiche: Leigh Harline

Montaggio: Robert Fritch

Scenografia: Albert Hogsett, Lyle R. Wheeler

Arredamento: Paul S. Fox, Thomas Little

Costumi: Charles Le Maire

Effetti: Ray Kellogg

Durata: 83

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37)

Produzione: TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION

Distribuzione: FOX

CRITICA
"La vicenda, narrata con brio, riesce abbastanza interessante, grazie anche all'interpretazione del Widmark e del piccolo protagonista." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 35, 1952)