Seddok

ITALIA 1961
Il professor Levyn ha scoperto un siero che favorisce la rigenerazione dei tessuti cellulari e se ne vale a favore di Jeannette, giovane ballerina, che, in conseguenza di un incidente automobilistico, ha riportato gravi ustioni al viso. I risultati ottenuti dall'esperimento non sono però definitivi: sul volto della ragazza ritorna infatti periodicamente la mostruosa cicatrice. Il professore, che si è innamorato di Jeannette, si dispera perché ha finito il siero e per ricrearlo ha bisogno di una particolare ghiandola femminile. Per procurarsi tale ghiandola bisogna uccidere una donna, e il professore, per guarire la ragazza, non esita a commettere degli assassinii. Per rendersi irriconoscibile Levyn si inietta un siero che lo deturpa: compiuto il delitto, mediante speciali evaporizzazioni radioattive, riassume le proprie sembianze. Poiché il volto di Jeannette richiede continuamente l'uso di queste ghiandole, il professore moltiplica le uccisioni. Dopo qualche tempo, la polizia incomincia ad avere dei sospetti sul professore ed avendo compiuto delle indagini, ha ormai le prove della sua colpevolezza. Vistosi scoperto, Levyn vuole fuggire con Jeannette; ma preso dalla disperazione, avendo usato il suo siero, si trasforma in mostro. Per sottrarlo alla polizia che sopraggiunge, il suo fedele servitore lo uccide: nella serenità della morte, Levyn riassume le sembianze umane.
SCHEDA FILM

Regia: Anton Giulio Majano

Attori: Alberto Lupo - Lewyn, Susanne Loret - Jeannette, Sergio Fantoni - Pierre, il fidanzato di Jeannette, Franca Parisi Strahl - Assistente di Lewyn, Andrea Scotti - Giardiniere, Ivo Garrani - Commissario, Roberto Bertea - Sacha, Bruno Benedetti, Silvano Marabotti, Alfredo Mariotti, Francesco Sormano, Glamor Mora, Carte Lappio, Rina Franchetti, Adriana Di Leo, Gianni Loti, Gianna Piaz, Tullio Altamura, Nicoletta Varé

Soggetto: Piero Monviso

Sceneggiatura: Gino De Santis, Alberto Bevilacqua, Anton Giulio Majano

Fotografia: Aldo Giordani, Sergio Bergamini - operatore

Musiche: Armando Trovajoli

Montaggio: Gabriele Varriale

Scenografia: Walter Martigli

Arredamento: Giorgio Gallani

Effetti: Ugo Amadoro

Altri titoli:

L'erede di Satana

Seddok, l'erede di Satana

Durata: 109

Genere: HORROR

Produzione: LION'S FILM

Distribuzione: REGIONALE - FILM SELEZIONE

NOTE
- REVISIONE MINISTERO AGOSTO 2002.
CRITICA
"Eliminata la prevenzione che i cineasti nel genere giallo, fantascientifico e macabro non ci sanno fare, questo film dell'orrore diretto da Anton Giulio Majano può stare degnamente alla pari con quelli firmati dai registi stranieri (...). Gli ingredienti sono gli stessi (...) le variazioni sono minime e non c'è mai la trovata originale che le distingua in modo sensibile." (G. Ciaccio, 'Rivista del Cinematografo', 7 giugno 1961)