Ritorno a Brideshead

Brideshead Revisited

GRAN BRETAGNA 2008
Charles Ryder viene invitato da un suo aristocratico compagno di università, Sebastian Flyte, a trascorrere una vacanza nel lussuoso castello di Brideshead, dimora della sua casata. Durante il soggiorno, Charles entra in contatto con i componenti della famiglia e con il sontuoso e affascinante mondo dell'aristocrazia inglese che sta tuttavia lentamente declinando a causa dei cambiamenti in atto nella società britannica e soprattutto dell'imminente scoppio della II Guerra Mondiale.
SCHEDA FILM

Regia: Julian Jarrold

Attori: Matthew Goode - Charles Ryder, Ben Whishaw - Sebastian Flyte, Hayley Atwell - Julia Flyte, Emma Thompson - Lady Marchmain, Michael Gambon - Lord Marchmain, Greta Scacchi - Cara, Jonathan Cake - Rex Mottram, Patrick Malahide - Edward Ryder, Roger Walker - Lunt, Ed Stoppard - Bridley Flyte, Joseph Beattie - Anthony Blanche, Felicity Jones - Lady Cordelia Flyte, Geoffrey Wilkinson - Wilcox, Richard Teverson - Cugino Jasper, Anna Madeley - Celia Ryder, Niall Buggy - Padre Mackay, James Bradshaw - Sig. Samgrass, Thomas Morrison - Hooper, Tom Wlaschiha - Kurt, Stephane Cornicard - Dottor Henri

Soggetto: Evelyn Waugh

Sceneggiatura: Jeremy Brock, Andrew Davies

Fotografia: Jess Hall

Musiche: Adrian Johnston

Montaggio: Chris Gill

Scenografia: Alice Normington

Arredamento: Caroline Smith

Costumi: Eimer Ni Mhaoldomhnaigh

Effetti: Mark Holt, Adam Gascoyne

Durata: 132

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANAVISION, 35 MM (1:2.35)

Tratto da: romanzo "Ritorno a Brideshead" di Evelyn Waugh (ed. Bompiani, 2003)

Produzione: BBC FILMS, ECOSSE FILMS, HANWAY FILMS, SCREEN YORKSHIRE, UK FILM COUNCIL

Distribuzione: WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA (2009)

Data uscita: 2009-06-26

NOTE
- FILM D'APERTURA, PRESENTATO IN PIAZZA GRANDE, DEL 61° FESTIVAL DI LOCARNO (2008).
CRITICA
"Ammesso che diagnosi e fenomenologia del declino dell'aristocrazia interessino ancora a qualcuno, 'Ritorno a Brideshead' non è il peggio che possa capitargli: calligrafico ma abbastanza lucido, troppo tirato in lungo e tuttavia ben impaginato. Che noia, però..." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 26 giugno 2009)

"Non si può dire che il film sia bello (il lavoro di semplificazione compiuto dalla sceneggiatura impoverisce la vicenda) né che il cast sia di gran livello (come accade sempre più spesso, ai grandi attori vengono riservati piccoli ruoli spesso trascurabili, mentre i protagonisti sono giovani attori imbarazzati). Eppure il romanzo è così bello, così appassionato, che arriva a non perdere il suo ineliminabile fascino." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 2 luglio 2009)

"Tratto dall'omonimo romanzo di Evelyn Waugh, il lungo film, debitore delle atmosfere alla 'Maurice' di James Ivory, deve mettere in scena una densità narrativa - con i due iceberg della tematica omosessuale e cattolica - che ne appesantisce la struttura e che non sempre convince, pur nell'impeccabilità delle scenografie e dei costumi." (Pedro Armocida, 'Il Giornale', 26 giugno 2009)

"Cast da manuale, full immersion in un filmone d'una volta ma pieno di probabilità e imprevisti anche rivolti al presente." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 26 giugno 2009)