NON CON UN BANG

ITALIA 1999
La famiglia Settembre vive in un villetta alle pendici del Vesuvio. Cesare, uno dei figli, ha 26 anni e studia legge seguendo le orme del padre avvocato. Il giorno prima dell'ultimo esame viene colpito da uno strano malessere per cui si mette a letto, privo di forze. La malattia perdura per cui Antonio, un suo amico ricco di senso pratico, cerca di farlo studiare. Sua madre, piuttosto distratta, si prende cura nello stesso modo di lui e di una strana pianta nella camera dl figlio. Il padre, invece, è molto disturbato dallo stato confusionale del figlio. Poichè anche la sorella Paola continua a combinare guai, la famiglia spofonda nel caos che forse la malattia di Cesare ha solo messo in luce.
SCHEDA FILM

Regia: Mariano Lamberti

Attori: Paola Pitagora - La Madre, Nello Mascia - Il Padre, Mariano D'Amora - Cesare, Carlo Giuliano - Antonio, Giovanna Giuliani - Milena, Rita Montes - Zietta, Michele Annunziata - Carlo, Lilli Cercere - Teresa, Elena Cannella - Paola, Sara Vagone - Paola 2

Soggetto: Roberta Calandra, Mariano Lamberti

Sceneggiatura: Roberta Calandra, Mariano Lamberti

Fotografia: Antonio Grambone

Musiche: Roberto Sbolci

Montaggio: Alessio Doglione

Scenografia: Massimiliano Nocente, Carlo Rescigno

Costumi: Salvatore Salzano

Durata: 142

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: 35 MM. (1:1,85)

Produzione: GIANFRANCO ISERNIA E ROSA RUSSO PER IMBARCO PER CITERA

Distribuzione: THULE

Data uscita: 2001-05-25

NOTE
SEZIONE NUOVI TERRITORI - FESTIVAL DI VENEZIA 1999.
CRITICA
Dalle note di regia: "Il film è il percorso del protagonista per arrivare a se stesso, al proprio nucleo (esplosivo!?), paradossalmente legato a un'esperienza afasica, a una lenta emoraggia di ogni forza vitale, qualcosa che implode, che non si impone, ma che piano rivela la sua verità."

"Non con un bang (...) è sicuramente anomalo nel suo tentativo di realizzare una commedia grottesca che sfocia lentamente nell'horror." (Alberto Crespi, Cineforum 388)

"Debutto ambizioso di Mariano Lamberti. Ma 'Non con un bang' (titolo da Eliot) si perde fra fantasmi edipici e guizzi di rivolta impotente. E l'ennesimo Oblomov del giovane cinema italiano tocca troppi registri, magari con talento, per convincere". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 25 maggio 2001)