Luci lontane

Lichter

GERMANIA 2003
Il fiume Oder non divide solo due nazioni (Germania e Polonia), ma segna anche uno spartiacque ideale fra modi di vivere e concezioni diverse. Non è quindi insolito che proprio qui si incontri un'umanità di varia natura in cerca di sicurezza, di certezze e di una vita migliore. Fra di loro tre ucraini fuggiaschi disposti a tutto pur di lasciarsi alle spalle una vita di stenti ed approdare, finalmente, nel 'paradiso occidentale'.
SCHEDA FILM

Regia: Hans-Christian Schmid

Attori: Devid Striesow - Ingo Mertens, Maria Simon - Sonya, Zbigniew Zamachowski - Antoni, August Diehl - Philip, Sebastian Urzendowsky - Andreas, Anna Yanowskaja - Anna, Sergej Frolov - Dimitri, Ivan Shvedoff - Kolya, Martin Kiefer - Marko, Alice Dwyer - Katharina, Claudia Geisler - Simone, Tom Jahn - Maik, Aleksandra Justa - Milena, Marysia Zamachowska - Marysia, Julia Krynke - Beata, Herbert Knaup - Klaus, Henry Hübchen - Werner Wilke, Janek Rieke - Christoph

Sceneggiatura: Michael Gutmann, Hans-Christian Schmid

Fotografia: Bogumil Godfrejów

Musiche: The Notwist

Montaggio: Bernd Schlegel, Hansjörg Weissbrich

Scenografia: Christian M. Goldbeck

Arredamento: Eva Stiebler

Costumi: Ulrike Scharfschwerdt

Effetti: Lutz Lemke

Suono: Marc Parisotto, Stefan Michalik

Altri titoli:

Distant Lights

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)

Produzione: ARTE, CLAUSSEN & WÖBKE FILMPRODUKTION GMBH, ZWEITES DEUTSCHES FERNSEHEN (ZDF)

NOTE
- FILM REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI: FILMFERNSEHFONDS BAYERN, FILMBOARD BERLIN-BRANDENBURG, FILMSTIFTUNG NRW, FILMFORDERUNGSANSTALT (FFA), BKM.

- PREMIO FIPRESCI A HANS-CHRISTIAN SCHMID AL 53MO FESTIVAL DI BERLINO (2003).
CRITICA
Dalle note di regia: "Sicuramente, non si tratta di un film che favorisce il buon umore. Lichter è un film che spero faccia riflettere: questo era il nostro obiettivo. Credo che il sentimento principale del film sia la malinconia, forse il pessimismo. Ma io esco volentieri dal cinema con questo stato d'animo. Mi piace anche essere coinvolto da un film a livello emozionale, se l'atmosfera di fondo di un'opera è piuttosto tragica e melanconica. Non vado sempre al cinema per passare solo due ore spensierate...".