LA CLIENTE

EN PLEIN COEUR

FRANCIA 1998
E' la storia di due mondi opposti che entrano in collisione. Cécile e Samira non sono in grado più di pagare l'affitto di casa. Passeggiando per strada notano che in una galleria d'arte è in corso un vernissage e così entrano. Fra gli ospiti, Michel, un avvocato famoso, e sua moglie Viviane, un'artista. Mentre Samira si ingozza al buffet, Cécile ruba dai cappotti al guardaroba alcuni portafogli. Le ragazze vengono poi mandate via, e cercano allora di rapinare un gioielliere, ma scoppia una rissa. Cécile riesce a scappare, mentre Samira viene arrestata. La sua amica allora trova fra i portafogli che ha rubato, quello di Michel, con il suo biglietto da visita, e decide di chiamarlo. Michel accetta il caso: Cécile viene dal suo stesso quartiere povero, dal quale lui è riuscito ad emergere, ma la moglie Viviane sospetta che i motivi per i quali lui accetti il caso siano altri... Nel frattempo Vincent, ex fidanzato di Cécile, fornisce alla ragazza un alibi, sperando che lei torni da lui. Cécile va a trovare Michel in ufficio per ringraziarlo, ma dimentica lì la sua felpa. Allora Michel decide di riportargliela...
SCHEDA FILM

Regia: Pierre Jolivet

Attori: Gérard Lanvin - Michel, Carole Bouquet - Viviane, Virginie Ledoyen - Cecile, Guillaume Canet - Vincent, Aurelie Verillon - Samira, Denis Podalydès - Martorel, Jean-Pierre Lorit - Antoine, Mar Sodupe - Luisa, Nadia Barentin - Lili, Anne Le Ny - Bordenave

Sceneggiatura: Roselyne Bosch

Fotografia: Pascal Ridao

Musiche: Jannick Top, Serge Perathoner

Montaggio: Yves Deschamps

Scenografia: Thierry Flamand

Durata: 101

Colore: C

Genere: ROMANTICO

Tratto da: "EN CAS DE MALHEUR" DI GEORGES SIMENON

Produzione: LE STUDIO CANAL +, FRANCE C CINEMA, LEGENDE ENTERPRISES

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX

CRITICA
"Un esempio di quel cinema medio francese che da noi non attecchisce e che è sempre messo in scena con correttezza formale e qualche invenzione (qui la musica techno-ambient assai sinuosa). La Bouquet, nella parte della moglie tradita, mostra un talento forse imprevisto". (Alberto Pezzotta, 'Segnocinema', settembre 2000)