Il ladro di orchidee

Adaptation

USA 2002
Lo sceneggiatore Charlie Kaufman è in crisi perché non riesce ad adattare per il cinema il libro di Susan Orlean "Il ladro di orchidee", che racconta la storia vera di John Laroche, botanico così appassionato di orchidee rare che è disposto a rubarle. Nel bel mezzo del suo blocco creativo, Charlie riceve la visita del suo gemello Donald che ha intenzione di scrivere la storia di un serial killer. Dopo 13 settimane, mentre Donald ha composto il suo thriller, Charlie è arrivato ad una soluzione: il film parlerà della crisi di ispirazione di uno sceneggiatore che non sa come adattare il romanzo. Charlie parte per New York, deciso ad incontrare Susan e a parlarle ma, non avendone il coraggio, si fa sostituire da Donald a cui la scrittrice rilascia una lunga intervista raccontandogli di come la sua curiosità l'abbia spinta ad andare a incontrare di persona John Laroche. Poiché le sue dichiarazioni contengono qualcosa di stonato, i due gemelli cominciano a pedinarla e scoprono che Susan ha una relazione clandestina con John. Ma quando vengono scoperti, la reazione del botanico è estremamente violenta e...
SCHEDA FILM

Regia: Spike Jonze

Attori: Nicolas Cage - Charlie/Donald Kaufman, Meryl Streep - Susan Orlean, Tilda Swinton - Valerie Thomas, Chris Cooper - John Laroche, Jay Tavare - Matthew Osceola, Litefoot - Russell, Roger Willie - Randy, Jim Beaver - Ranger Tony, Cara Seymour - Amelia Kavan, Doug Jones - Augustus Margary, Stephen Tobolowsky - Ranger Steve Neely (scene tagliate, Gary Farmer - Buster Baxley, Peter Jason - Avvocato difensore, Gregory Itzin - Pubblico ministero, Curtis Hanson - Marito di Orlean, Agnes Baddoo - Invitata di Orlean, Paul Fortune - Invitato di Orlean, Paul Jasmin - Invitato di Orlean, Lisa Love - Invitata di Orlean, Wendy Mogel - Invitata di Orlean, David O. Russell - Invitato di Orlean, Judy Greer - Alice, la cameriera, Maggie Gyllenhaal - Caroline Cunningham, Bob Stephenson - David, Bob Yerkes - Charles Darwin, Lynn Court - Padre di Laroche, Roger Fanter - Jim, zio di Laroche, Sandra Lee Gimpel - Madre di Laroche, Caron Colvett - Moglie di Laroche, Larry Krask - EMT, Ron Livingston - Marty Bowen, Brian Cox - Robert McKee, John Etter - Partecipante alla conferenza di McKee, Ray Berrios - Ufficiale di Polizia, John Cusack - Se stesso (non accreditato, Spike Jonze - Se stesso (non accreditato, Catherine Keener - Se stessa (non accreditata, John Malkovich - Se stesso (non accreditato, Rheagan Wallace - Kim Canetti (non accreditato

Soggetto: Susan Orlean - romanzo

Sceneggiatura: Charlie Kaufman, Donald Kaufman

Fotografia: Lance Acord

Musiche: Carter Burwell

Montaggio: Eric Zumbrunnen

Scenografia: K.K. Barrett

Arredamento: Peter Andrus

Costumi: Casey Storm, Ann Roth - per Meryl Streep

Effetti: Gary D'Amico, James Ferguson, Digital Domain, Gray Matter FX, Makeup & Effects Laboratories, Artist'S Asylum Inc.

Durata: 114

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Tratto da: romanzo "Il ladro di orchidee. Storia vera di un'ossessione" di Susan Orlean, (Ed. Rizzoli)

Produzione: BEVERLY DETROIT, CLINICA ESTETICO, GOOD MACHINE, MAGNET PRODUCTIONS, PROPAGANDA FILMS, INTERMEDIA

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR ITALIA

Data uscita: 2003-02-28

TRAILER
NOTE
- GOLDEN GLOBE 2002 PER IL MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA A CHRIS COOPER E PER LA MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA A MERYL STREEP.

- PREMIO OSCAR 2003 PER IL MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA A CHRIS COOPER.

- VINCITORE DEL BAFTA 2003 PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE.

- IL GEMELLO "VIRTUALE" DI CHARLIE KAUFMAN, DONALD, E' LA PRIMA PERSONA IMMAGINARIA CHE HA RICEVUTO UNA NOMINATION.

- GRAN PREMIO DELLA GIURIA AL 53MO FESTIVAL DI BERLINO (2003).
CRITICA
"Spike Jonze ama le commistioni, il cinema nel cinema e il cinema sul cinema, gli intrecci fra finzione e realtà. E' tipica di questo suo gusto l'idea di far diventare uno sceneggiatore protagonista della sua stessa sceneggiatura, anche se il regista sostiene che 'Il ladro di orchidee' è un film sul desiderio e sulla possibilità di vivere una passione totale. Tra i primi spettatori i giudizi sono stati molto differenti; chi esalta il capolavoro, chi lo accusa di essere artificioso, lambiccato, manierato". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 28 febbraio 2003)

"Tornano Charlie Kaufman e Spike Jonze, sceneggiatore e regista di 'Essere John Malkovich', qui alle prese con 'Il ladro di orchidee - Adaptation', geniale incrocio di realtà e finzione. La crisi creativa che colpì Kaufman nell'adattare il libro reale della reale Orlean... fu reale, mentre il personaggio di Donald e gli ultimi 20 minuti di sesso, droga, sparatorie e inseguimenti, sono pura finzione. Commedia fanta-autobiografica divertentissima, 'Il ladro di orchidee' fa di Kaufman l'erede di Woody Allen. Cage, Streep e Cooper sembrano recitare per la prima volta tanto sono appassionati. Candidato a quattro Oscar, è favorito per miglior attore non protagonista (Chris Cooper) e sceneggiatura non originale. Ma anche Cage e Streep meriterebbero. Un gioiello". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 febbraio 2003)

"L'origine è il romanzo di Susan Orlean, profilo nato sul 'The New Yorker' di un vero collezionista maniaco di rarità floreali. Incaricato della sceneggiatura, Charlie Kaufman non riusciva a cavarsela finché non ha deciso di mettere in scena l'autrice, se stesso e il suo (immaginario?) gemello. Del successo di Meryl (Golden Globe) si è detto, ma non pare a suo agio; e quanto a Nicolas Cage, è difficile capire quando fa l'uno e l'altro dei fratelli. Il regista Spike Jonze sembra deciso a raggiungere il successo attraversando le aride plaghe dell'intellettualismo. Vuoi vedere che ce la farà?". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 1 marzo 2003)

"L'idea di partenza è bellina: però Jonze e Kaufman la sprecano man mano che procedono in modo sempre più caotico, verso la conclusione: un po' la replica di quel che accadeva nel loro film precedente 'Essere John Malkovich'. Il gioco di specchi complica, a un certo punto, con l'incontro tra i protagonisti della storia in cornice (i gemelli) e quelli della storia rappresentata (Susan e John), che tra l'altro rivelano una natura sanguinaria (la passionalità?). Tutti candidati agli Oscar: Streep, Cooper, Cage. Ed è già tanto se lui, interpretando entrambi i gemelli, non l'hanno candidato due volte". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 marzo 2003)

"In teoria, il cinema è morto da tempo. E da tempo lo stesso riflette su se stesso, autocibandosi in modo cannibalesco. Come se fosse consapevole di un'incapacità al racconto e, dopo lustri di omaggi, fosse stufo del citazionismo. E' forse per questo che in una sola stagione abbiamo visto 'Lontano dal Paradiso', 'S1m0ne' e ora vediamo questo 'Ladro di orchidee', geniale e confusa ricognizione sullo scrivere e, sull'inventare storie. Un film che sin dal titolo cerca di 'adattarsi' al divenire, alla diffusa mediocrità che non sempre può essere contrastata dal talento. Perduta probabilmente già al momento del parto la propria innocenza, il cinema ripensato da Charlie Kaufman e rimbalzato questa volta in echi minimalisti da Spike Jonze, galleggia nel placido clima californiano alla disperata ricerca di ripartenze da cui spiccare (di nuovo) il volo verso il sole hollywoodiano. Un gioco a spirale estremamente pericoloso, che non di rado va in tilt ma che indubbiamente, almeno per tre quarti, coinvolge e intriga, spiazza e (non fa pensare)". (Aldo Fittante, 'Film Tv', 4 marzo 2003)

"Paradossale, macchinosa e divertente combinazione di botanica, adulterio e metacinema, è un film sulla raccolta delle orchidee e sulla scrittura, sulla ricerca di successo a Hollywood e sull'insoddisfazione matrimoniale, sulle paludi della Florida e sull'omicidio per omertà. Riformata la coppia neodadaista di 'Essere John Malkovich', lo sceneggiatore Kaufman fornisce uno script sul vuoto creativo che guarda se stesso e il regista Jonze persegue il montaggio cubista e schizofrenico che lo ha portato al successo col primo film. Per certi versi, è un film di assoluta novità: la baraonda narrativa che è capace di generare è carica di invenzioni e, soprattutto, di analisi di concetti e comportamenti, pur liofilizzate. Sostengono autori e produttori che il film racconta la vera nascita del film. Kaufman comunque è un pazzo lucido che sta scardinando Hollywood. Premiato a Berlino". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 1 marzo 2003)