Il fiume
The River
INDIA, USA - 1950

Due ragazze europee, Harriet e Valeria, ed una indiana, Melania, vivono con le loro famiglie sulle rive del Gange. Un giorno arriva un giovane capitano, John, che ha perduto una gamba in guerra ed in seguito a tale disgrazia è rimasto profondamente scosso. Le tre ragazze s'innamorano, una dopo l'altra, del giovanotto, il quale però è troppo preoccupato dei propri casi per poter ricambiare adeguatamente dei sentimenti d'amore. Così le schermaglie condotte dalle tre ragazze, le arti, le astuzie usate per attirare l'attenzione del capitano e manifestargli il loro cuore, riescono vane. John parte e la tempesta destata dal suo passaggio sulle rive del grande fiume si placherà nel fluire del tempo, che assomiglia al solenne e lento fluire delle acque.
- Regia:
- Attori: - La madre, - Il padre, - Mr. John, - La tata, - Capitano John, - Harriet, - Melanie, - Valerie, - Sahjn Sing (non accerditato), - Bogey (non accerditato), - Kanu (non accerditato), - Muffie (non accerditata), - Mouse (non accerditata), - Anil (non accerditato), - Elisabeth (non accerditata), - Victoria (non accerditata)
- Soggetto: Rumer Godden - (romanzo)
- Sceneggiatura: Jean Renoir, Rumer Godden
- Fotografia: Claude Renoir
- Musiche: M.A. Partha Sarathy
- Montaggio: George Gale
- Scenografia: Eugène Lourié
-
Altri titoli:
El río
Der Strom - Durata: 99'
- Colore: C
- Genere: ROMANTICO
- Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37) - TECHNICOLOR
- Tratto da: romanzo omonimo di Rumer Godden (ed. Sartorio)
- Produzione: JEAN RENOIR E KENNETH MCELDOWNEY PER ORIENTAL INTERNATIONAL FILM, INC. CON LA COLLABORAZIONE DEL THEATER GUILD
- Distribuzione: D.A.I.
NOTE
- PREMIO INTERNAZIONALE ALLA XII MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (1951).
- PROIETTATO AL 60. FESTIVAL DI BERLINO (2010) NELLA RETROSPETTIVA 'PLAY IT AGAIN...!'.
- PROIETTATO AL 60. FESTIVAL DI BERLINO (2010) NELLA RETROSPETTIVA 'PLAY IT AGAIN...!'.
CRITICA
"La trama sentimentale serve di pretesto ad una descrizione dell'India e della vita del suo popolo, piena di verità e di poesia. Ispirata e felice la regia, spontanea ed efficace la recitazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 31, 1952)