I DUE VOLTI DELLA PAURA

ITALIA 1972
Il professor Miguel Azzini e la dottoressa Paula Lombardo, fidanzati, lavorano entrambi come assistenti del professor Roberto Carli nella clinica di proprietà della moglie dello stesso, Elena. Segretamente innamorata di Miguel e sapendolo in procinto di trasferirsi da Roma in una casa di cura di Milano, Elena cerca di indurlo a rivedere la sua decisione, offrendogli una parte delle azioni della clinica. Qualche tempo dopo, Miguel viene trovato misteriosamente ucciso. Il commissario Nardi, incaricato delle indagini, concentra inizialmente i suoi sospetti sul professor Carli, il quale riesce però a fornirgli un alibi convincente. I sospetti si estendono allora a Paula (a favore della quale Miguel aveva sottoscritto una polizza di cento milioni, in caso di propria morte); a Elena, a causa della sua folle passione per Miguel; all'amministratore della clinica, che aveva precedentemente manifestato una certa ostilità nei confronti della vittima. Agendo d'astuzia, il commissario Nardi infine riesce ad indurre l'assassino a commettere una grave imprudenza: autore del delitto si rivela così proprio il primo sospettato, il professor Nardi, il cui alibi risulta, alla prova dei fatti, privo di consistenza.
SCHEDA FILM

Regia: Tulio Demicheli

Attori: Antonio del Real, Eduardo Fajardo, Teresa Guayda Gonzales, George Hilton, Carla Mancini, Anita Strindberg, Fernando Rey, Luciana Paluzzi, Manuel Zarzo, Luis Dávila

Soggetto: Pedro Mario Herrero

Sceneggiatura: Pedro Mario Herrero, Mario Di Nardo

Fotografia: Manuel Rojas

Musiche: Franco Micalizzi

Montaggio: Ángel Serrano

Durata: 90

Colore: C

Genere: GIALLO

Specifiche tecniche: CINESCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: BRC (ROMA) FECISA (MADRID)

Distribuzione: JUMBO - VIDEOGRAM

CRITICA
Un "giallo" di modesta fattura, povero di trovate originali e di tensione drammatica. La lunga sequenza di un'operazione cardiaca - gratuitamente introdotta nel finale della vicenda - assume un valore autonomo di documentazione scientifica, ma a causa del suo agghiacciante realismo risulta insopportabile per lo spettatore comune. (Segnalazioni Cinematografiche).