Genova

2/5
Talentuoso e stiloso il Michael Winterbottom trapiantato in Liguria. Ma è un film sbagliato

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GRAN BRETAGNA 2008
Joe, rimasto solo dopo la morte della moglie in un incidente d'auto, si trasferisce in Italia, a Genova, insieme alle figlie Kelly e Mary. Il soggiorno si rivelerà piuttosto movimentato perché, mentre alla figlia più piccola appare spesso il fantasma della madre, la primogenita è arrivata all'età della scoperta della sessualità.
SCHEDA FILM

Regia: Michael Winterbottom

Attori: Colin Firth - Joe, Catherine Keener - Barbara, Hope Davis - Marianne, Willa Holland - Kelly, Perla Haney-Jardine - Mary, Margherita Romeo - Rosa, Alessandro Giuggioli - Lorenzo, Dante Ciari - Fabio, Gherardo Crucitti - Mauro, Monica Bennati - Elena, Kerry Shale - Stephen, Demetri Goritsas - Steve, Trevor White - Michael, Gary Wilmes - Dan, Kyle Griffin - Scott, Gabriella Santinelli - Moglie di Danny

Sceneggiatura: Michael Winterbottom, Laurence Coriat

Fotografia: Marcel Zyskind

Musiche: Melissa Parmenter

Montaggio: Paul Monaghan

Scenografia: Mark Digby

Costumi: Celia Yau

Durata: 92

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: SONY HDW-F750, SONY HVR-V1E, 35 MM (1:2.35)

Produzione: REVOLUTION FILMS, FILM4, UK FILM COUNCIL, ARAMID ENTERTAINMENT FUND, HANWAY FILMS

Distribuzione: OFFICINE UBU (2009)

Data uscita: 2009-10-16

TRAILER
NOTE
- PREMIO DELLA GIURIA AL TALLIN BLACK NIGHTS FILM FESTIVAL 2008.
CRITICA
"Winterbottom si riappropria, e riaggiorna, il tema della perdita e dello smarrimento, come nel suo 'Wonderland' e costruisce con ostinazione un film fatto di affetti, di linee sottili e sensibili dell'anima. La macchina da presa si trasforma in un oggetto furtivo, contuntende, frammentario, schizzandosi perfino di acqua nelle sequenze dei bagni in mare. E lo sguardo su Genova, tra muratori, vecchietti e musulmani in preghiera è sereno, curioso, mai prefabbricato." (Davide Turrini, 'Liberazione', 16 ottobre 2009)

"Lo sguardo con cui il regista segue il suo romanzo di formazione corale è giusto: come lo è l'ambientazione a Genova, bellissima e un po' minacciosa nel segreto di vie e vicoli. L'epilogo, però, delude le aspettative legittimate dalla prima parte." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 16 ottobre 2009)

"Il risultato è originale (del tutto privo di quel dejà vu che rende noiosa tanta parte del cinema contemporaneo), molto raffinato e interessante: tanto a Genova quanto le diverse reazioni alla sofferenza sono raccontate con notevole maestria registica nella novità dello stile e della storia." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 16 ottobre 2009)

"Completo di suggestioni melò, il film resta un dizionario di occasioni per frignare; una partita di cinema quasi mancata."(Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 16 ottobre 2009)