ENTRATE SENZA BUSSARE

DON'T BOTHER TO KNOCK

GRAN BRETAGNA 1961
Bill, dirigente di un'agenzia di viaggi ad Edimburgo, è fidanzato con Stella da due anni. Una sera Bill la invita a cena e, poiché ha smarrito le chiavi di casa, pensa di risolvere invitandola in una stanza d'albergo. Stella ne rimane scandalizzata, i due litigano e lei va via rompendo il fidanzamento. Intanto, per aiutarlo, Maggie, una dei soci dell'agenzia, dà a Bill le chiavi del suo appartamento dicendo che potrà usarlo mentre lei è fuori per un viaggio di lavoro. Però altre persone hanno le copie delle chiavi di Maggie e in occasione del Festival musicale che si svolge annualmente a Edimburgo, persone di sesso ed età diverse, piombano a casa di Bill alla ricerca di un letto o di un divano su cui dormire. Come spiegare questo inconveniente a Stella proprio quando lei cede e accetta l'ennesimo invito a cena di Bill che vuole scusarsi?
SCHEDA FILM

Regia: Cyril Frankel

Attori: Richard Todd - Bill, Nicole Maurey - Lucille, Elke Sommer - Ingrid, June Thorburn - Stella, Rick Battaglia - Giulio, Judith Anderson - Maggie, Dawn Beret - Harry, Scott Finch - Perry, Eleanor Summerfield - La Madre, John Le Mesurier - Il Padre, Colin Gordon - Rolsom, Kenneth Fortescue - Ian, Ronald Fraser - Fred, Tom Duggan - Al, Warren Mitchell - Cameriere, Michael Shepley - Colonnello, Kynaston Reeves - Vicino Di Casa, John Laurie - Autista Del Taxi

Soggetto: Clifford Hanley

Sceneggiatura: Denis Cannan, Frederic Gotfurt, Frederic Raphael

Fotografia: Geoffrey Unsworth

Musiche: Elisabeth Lutyens

Montaggio: Anne V. Coates

Scenografia: Anthony Masters

Costumi: Christian Dior

Altri titoli:

WHY BOTHER TO KNOCK

Durata: 88

Colore: C

Genere: ROMANTICO

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE, TECHNICOLOR

Tratto da: ROMANZO DI CLIFFORD HANLEY

Produzione: RICHARD TODD PER HAILEYWOOD PRODUCTIONS, ASSOCIATED BRITISH PICTURE CORPORATION (ABPC)

Distribuzione: INDIEF

CRITICA
"La commedia, di produzione inglese, è impostata secondo i canoni della commedia sofisticata hollywoodiana: leggera nella vicenda, tende ad un umorismo epidermico con scenette di maniera, e per la scenografia sfrutta abbondantemente visioni turistiche." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 62, 1967)