Chimera

ITALIA 2001
Thomas è un illusionista che per spiegare i segreti dei suoi esperimenti alla moglie Desiré, ricorre ad una frase: "Noi crediamo solo in ciò che vogliamo e così siamo pronti a credere al falso se ci piace di più." Anche i rapporti umani sono basati su un sottile gioco di finzione e illusione, dice Thomas e per dimostrarlo racconta la storia d'amore di Emma e Sal, una coppia di trentacinquenni che, dopo un lungo rapporto, stanno attraversando un periodo di crisi in quanto delusi nelle reciproche aspettative. Per cercare di salvare il salvabile, iniziano a frequentare nuove compagnie e si trovano coinvolti in strane situazioni di scambi di coppie, tradimenti e usura. Delusi anche da questa esperienza, tentano allora di ritrovarsi e simulano un primo incontro casuale in modo tale da illudersi di ripartire da zero e di ripercorrere la loro storia d'amore.
SCHEDA FILM

Regia: Pappi Corsicato

Attori: Iaia Forte - Emma, Tommaso Ragno - Sal/Tor, Franco Nero - L'imprenditore, Marit Nissen - Desiré, Tomas Arana - Tomas, Fabio Sartor - Toni, Mario Santella - Rigattiere, Luciano Bartoli - Michele, Angelica Ippolito - Dora, Branko Tesanovic - Max, Cristina Donadio - Patti Poni, Elisabetta Piccolomini - Moglie dell'imprenditore

Soggetto: Pappi Corsicato

Sceneggiatura: Pappi Corsicato

Fotografia: Cesare Accetta

Montaggio: Fabio Nunziata

Scenografia: Pappi Corsicato, Luigi Romano

Costumi: Pappi Corsicato, Germana Melodia

Durata: 88

Colore: C

Genere: PSICOLOGICO SENTIMENTALE

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: HATHOR FILM

Distribuzione: MIKADO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO MARZO/APRILE 2001
CRITICA
"Scombinata ma visivamente affascinante operetta postmoderna sulla crisi coniugale, con scatti e dialoghi di fotoromanzo, sconnessioni e itinerazioni dalla 'nouvelle vague' sentimentale a fine anni '60, citazioni melò e intensi primi piani rubati a Bergman, jazz, classica e canzoni languide tra abbandoni, riprese e tormenti, perfino un'atmosfera che ricorda Cronenberg. Ci si diverte e ci si annoia. Uno stato fisico più che una storia da ricevere". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 6 aprile 2001)

"Dal neorealismo al post-moderno. Pappi Corsicato, esponente della 'scuola napoletana', sbalordisce tutti con una pellicola estrema, snob, ipnotica. Una trance chiamata desiderio. 'Chimera' è quasi un meta-film nel quale la forma è il contenuto e il contenuto una formalità. Abiti anni '70, scenografie minimali, musica eclettica, una Napoli cabriolet e astratta, acute citazioni tra Douglas Sirk e Umberto Lenzi, recitazione volutamente impostata. Con Iaia Forte musa inquietante e cameo-icona di Franco Nero". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 6 aprile 2001)

"Pappi Corsicato, napoletano, 41 anni, già autore di 'Libera', uno dei giovani registi italiani più interessanti e seducenti, parla d'amore in un film di stile perfettamente postmoderno. (...). Bellissime scenografie e musiche nello stile degli anni 50, ammirevole Iaia Forte in una parte e in un modo di recitare per lei inedito". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 6 aprile 2001)

"Se il progetto non manca di seduzione, né nega ambizioni intellettualistiche, il risultato lascia a dir poco perplessi. Le situazioni da repertorio porno-soft, più imbarazzanti che eccitanti, vengono spalmate con uno strato continuo di ironia (...). Quel che non si riesce a capire, però, è l'oggetto su cui Corsicato esercita l'ironia in questione. Il melodramma? Il film erotico? La coppia, tout court? Nulla di tutto questo? Il risultato è spiazzante, è che un momento ti sembra di vedere la scena di un vecchio film di Robbe-Grillet; il momento successivo quella del nuovo film di Tinto Brass". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 aprile 2001)

"Al di là della storia sentimentale, infarcita più volte di dialoghi imbarazzanti che sfiorano il ridicolo, il film ha un aspetto molto interressante legato al modo in cui è girato. (...) Un miscuglio di generi che viene rispecchiato anche dalla scelta delle musiche". (Pedro Armocida, 'Il Giornale', 3 aprile 2001)