Certamente, forse
Definitely, Maybe

- Regia:
- Attori: - Will Hayes, - Maya, - Emily, - April, - Summer Hartley, - Hampton Roth, - Russell T. McCormack, - Luis, il portiere, - Charlie, - Gareth, - Anne, - Simon, - Kelly, - Arthur Robredo, - Rafael, - Pollster, - Olivia, - Kevin, - Bill Clinton
- Soggetto: Adam Brooks
- Sceneggiatura: Adam Brooks
- Fotografia: Florian Ballhaus
- Musiche: Clint Mansell
- Montaggio: Peter Teschner
- Scenografia: Stephanie Carroll
- Arredamento: Ellen Christiansen
- Costumi: Gary Jones
- Effetti: Randall Balsmeyer
- Aiuto regia: Big Film Design
-
Altri titoli:
Un jour, peut-être
- Durata: 112'
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA, DRAMMATICO, ROMANTICO
- Specifiche tecniche: SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)
- Produzione: UNIVERSAL PICTURES, STUDIO CANAL, WORKING TITLE FILMS
- Distribuzione: UNIVERSAL
- Data uscita 16 Maggio 2008
TRAILER
RECENSIONE
È da vedere questo buffo e sdolcinato film di Adam Brooks? La risposta, migliore di qualsiasi critica, sta nel titolo. Entusiasmo iniziale, delusione finale. Questo regista e sceneggiatore di Toronto è famoso e sopravvalutato per aver scritto l’adorabile ed esilarante French Kiss e il meno felice ma redditizio Bridget Jones bis. Nella sua migliore prova dietro la macchina da presa (ci voleva poco) Brooks mette tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Tocca il cuore e fa sorridere con l’epopea clintoniana di Ryan Reynolds tra strani amori e campagne elettorali, ma allo stesso tempo si innamora troppo di sé e delle sue creature per lasciarle andar via al momento giusto. Il dolce diventa stucchevole, l’acume diventa furbizia. Persino l’adorabile Abigail Breslin (Little Miss Sunshine) è pleonastica e vagamente insopportabile. Interessante la rivalutazione degli anni ’90 di zio Bill così come i dialoghi pieni di rassicurante ironia. Il trittico Elizabeth Banks, Rachel Weisz e Isla Fisher, (Emily, April e Summer) è da lustrarsi gli occhi, la partecipazione di Kevin Kline un azzeccato gioco metacinematografico. Ma tutto è troppo facile e buonista, come i tre (!) finali. “Come eravamo”, solo pochi anni fa.
CRITICA
'La Repubblica', 16 maggio 2008)
"'Certamente, forse' di Adam Brooks, lanciato come un melassoso film d'amore con una campagna piena di cuoricini, si trasforma quasi in un thriller. E diventa un interessante racconto tutto flashback, in cui il padre rivela se stesso alla figlia. (...) Con questo escamotage, Brooks (sceneggiatore di French Kiss), filma l'amore senza giudicare i protagonisti e trova i tempi giusti, giocando con la comicità. Una piacevole commedia girata con grazia, in cui il regista risponde a una domanda annosa: 'Papà, cos'è l'amore', chiede Maya. La risposta è precisa: 'Un'emozione ribelle alle regole e al buon senso'." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 16 maggio 2008)