Captain Marvel

3.5/5
Convince il primo stand alone al femminile del MCU: un film capace di portarci alle origini di un tutto attraverso la ricerca delle origini della sua protagonista. E viatico imprescindibile per l'imminente Avengers: Endgame

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USA 2019
Carol Danvers diventa uno degli eroi più potenti dell'universo quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene.
SCHEDA FILM

Regia: Anna Boden, Ryan Fleck

Attori: Brie Larson - Carol Danvers /Vers/Capitan Marvel, Samuel L. Jackson - Nick Fury, Ben Mendelsohn - Talos/Keller, Djimon Hounsou - Korath, Lee Pace - Ronan, Lashana Lynch - Maria Rambeau, Gemma Chan - Minn-Erva, Annette Bening - Suprema Intelligenza/Mar-Vell/Dott.ssa Wendy Lawson, Clark Gregg - Agente Coulson, Jude Law - Walter Lawson/Yon-Rogg, McKenna Grace - Carol a 13 anni, Kenneth Mitchell - Joseph Danvers, Rune Temte - Raul Torres, Damon O'Daniel - Business Commuter, Algenis Perez Soto - Att-Lass

Soggetto: Gene Colan - fumetti, Roy Thomas - fumetti, Anna Boden, Ryan Fleck, Geneva Robertson-Dworet, Nicole Perlman, Meg LeFauve

Sceneggiatura: Anna Boden, Ryan Fleck, Geneva Robertson-Dworet

Fotografia: Ben Davis

Musiche: Pinar Toprak

Montaggio: Debbie Berman, Elliot Graham

Scenografia: Andy Nicholson

Costumi: Sanja Milkovic Hays

Effetti: Christopher Townsend

Durata: 124

Colore: C

Genere: AVVENTURA AZIONE FANTASCIENZA

Tratto da: personaggi dei fumetti creati da Roy Thomas e Gene Colan

Produzione: KEVIN FEIGE PER MARVEL STUDIOS, WALT DISNEY PICTURES

Distribuzione: THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA

Data uscita: 2019-03-06

TRAILER
NOTE
- PRODUTTORI ESECUTIVI: LOUIS D'ESPOSITO, VICTORIA ALONSO, JONATHAN SCHWARTZ, PATRICIA WHITCHER, STAN LEE.
CRITICA
"Arriva la prima eroina femminile Marvel, accompagnata da una regista donna, Anna Boden (col marito Ryan Fleck) e da una musicista, Pinar Toprak. (...) La bella pilota Oscar Brie Larson, a breve in 'Avengers: Endgame', non ci mette granché di suo, è in bilico tra umana o non. Completo di apparizioni «serie» di Annette Benning e del mentore Jude Law, ma ripieno di guerriglie stellari e pistolettate laser come sempre il film, sito negli inediti per la Marvel anni 90, non voleva mostrarci un Superman con le tette (dice la sceneggiatrice Nicole Perlman) ma forse omologare i sessi. Rischiano tutti di essere battuti da Goose, il gattone star della storia, testimonial che nella partita c'è sempre il Disney touch." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 7 marzo 2019)

"È l'aperitivo dell'atteso 'Avengers: Endgame' anche se, cronologicamente, essendo ambientato negli anni '90, andrebbe considerato come una sorta di prequel delle pellicole Marvel. (...) Il più anonimo dei film Marvel, riempie qualche tassello dell'Universo. Giusto per i fan." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 7 marzo 2019)

"(...) Da una parte inserirvi, col ruolo di protagonista, una donna (dopo essersi lasciato sorpassare dalla D.C. Comics con Wonder Woman), per allinearsi al clima #MeToo delle rivendicazioni femministe di Hollywood. Dall'altra, integrare il gruppo degli Avengers per l'imminente capitolo finale Endgame. Il risultato non è all'altezza delle aspettative. Perché, nella prima parte, si perde in noiose spiegazioni verbali; ma soprattutto perché Brie Larson (ottima nel cinema indipendente) non ha il genere di carisma che si richiede a una supereroina in costume. Dato che si tratta di un prequel, Samuel Jackson (Nick Fury) è ringiovanito al computer." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 7 marzo 2019)

"Nella compagnia di giro dell'universo cinematografico Marvel, ha fatto ingresso una nuova supereroina: audace e idealista, si chiama Captain Marvel e, in quanto personaggio di fumetto, ha subito svariati cambiamenti di identità prima di stabilizzarsi nella Vers alias Carole Denvers, quale ce la consegna ora lo schermo.(...) Pur piacevole, il film ha due problemi: narrativamente, non si capisce bene se stia raccontando le origini di Captain Marvel oppure se stia creando un ponte utile a traghettarci verso l'attesissimo 'Avengers: Endgame'; dal punto di vista formale, Boden e Fleck non possiedono la potenza visionaria e l'incisivo ritmo d' azione di altri colleghi della saga. Tuttavia a colpire positivamente è la personalità molto umana di un'eroina che fin da piccola affronta ogni impresa a dispetto delle batoste accumulate; nonché la chiave di moderna femminilità con cui Brie Larson incarna il personaggio. Basterà questo ad assicurarle il successo? Staremo a vedere, intanto nei titoli di 'Endgame' (uscita il 24 aprile) il nome della «capitana» spicca in vetrina." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 7 marzo 2019)

"(...) Piacerà al pubblico (sempre più numeroso e incredibilmente sempre più culturalmente sussiegoso) dei Marvel cinematografici. Ma anche gli spettatori domenicali troveranno parecchio da mordere. Perché i nuovi registi (Anna Boden e Brian Fleck) hanno indugiato meno dei loro predecessori sui problemi esistenziali dei loro eroi (quant'è duro essere 'diversi' è stato il tormentone di tutto il ciclo). No, i centoventi minuti di 'Captain Marvel' offrono azione, azione e solo azione (ci sono più lotte, inseguimenti botte che nei vecchi serial degli anni trenta). Ma la carta vincente s'è rivelata Brie Larson. Un'attrice da Oscar (tre anni fa per il suo ruolo di teenager sequestrata di Room) che in teoria al personaggio s'era accostata per fame di soldi (stava per debuttare nella regia) e tanta puzzetta al naso. E invece s'è consegnata a Carol come fosse sua sorella. S'è divertita con ogni evidenza la bionda Brie. A duettare con un mostro sacro come Samuel Jackson. E a girare tutti o quasi i suoi stunt (almeno a dar retta alle note di produzione)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 7 marzo 2019)