Boccaccio

ITALIA 1940
Il nipote di Boccaccio insieme con una allegra brigata di goliardi, se la spassa a Firenze, realizzando in pratica le novelle che il proprio zio immagina, scrive e fa stampare a sollazzo dei buontemponi. Alcuni uomini del popolo, che vedono insidiata la tranquillità delle proprie case, si coalizzano contro di lui. Intanto una sua cugina che vuole sposarlo e impedire pertanto il proseguimento delle di lui intemperanze, giunge a Firenze, travestita da uomo, e si fa passare per Boccaccio. Con questo espediente ella riesce a porre in serio imbarazzo il cugino. Dopo diversi incidenti, quasi tutti ... boccacceschi, le cose si sistemano con le nozze tra i due cugini e il fidanzamento della figliuola di un barbiere, riconosciuta figlia naturale del Re di Napoli, con un principe reale.
SCHEDA FILM

Regia: Marcello Albani

Attori: Clara Calamai - Giannina, falso Boccaccio, Osvaldo Valenti - Berto, Silvana Jachino - Fiammetta, Luigi Almirante - Maestro Scalza, Osvaldo Genazzani - Principe di Panormo, Pia De Doses, Giovanni Petti, Ermete Tamberlani, Nando Tamberlani, Rodolfo Dal Prà - Leonetto, Virgilio Riento - Il bottaro, Anita Farra - Beatrice, Bice Parisi - Peronella, Gino Bianchi - Lambertuccio, Giuseppe Zago, Amedeo Vecci, Nera Novella - Isabella, Amilcare Pettinelli - Il siniscalco, Dino De Laurentiis - Uno studente, Raffaele Di Napoli - Il duca di Calabria, Cesare Polacco - Un cliente dal barbiere, Daniela Drei - Un'ancella

Soggetto: Luigi Bonelli - racconto, Franz von Suppé - operetta

Sceneggiatura: Michele Galdieri, Maria Basaglia, Max Calandri, Filippo Masoero, Marco Albani

Fotografia: Massimo Terzano, Emanuel Filiberto Lomiry

Musiche: Franz von Suppé, Tarcisio Fusco

Montaggio: Dolores Tamburini

Scenografia: Nino Maccarones

Durata: 84

Colore: B/N

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Tratto da: operetta di Franz von Suppé su libretto di F. Zell e R. Genee; racconto di Luigi Bonelli

Produzione: ETTORE PRESUTTI SCALERA VENUS

Distribuzione: SCALERA FILM

CRITICA
"Ecco sullo schermo la vecchia operetta di Suppè con i suoi popolari motivi musicali che commentano piacevolmente la vicenda di questo film interpretato da un assai nutrito gruppo di attori (...) il film deriva dalla su nominata operetta che per tanti anni ha fatto ridere e divertire tante plateee più di quanto faccia la riduzione per lo schermo che avrebbe potuto essere limpida e briosa ". (Vice, "La Tribuna", 17 settembre 1940)