1000 dollari sul nero

ITALIA 1966
Tornato a Campos dopo dodici anni di prigione, subita per un assassinio non compiuto, Johnny Liston trova il paese sotto l'incubo delle prepotenze perpetrate dalla banda di suo fratello Sartana, detto il generale. La sua fidanzata, Manuela è tenuta prigioniera, insieme al fratello muto Jerry, dal sanguinoso Sartana. Deciso ad agire, non trova l'appoggio negli abitanti del paese, né ha migliore accoglienza dalla vecchia madre, che, accusandolo di vigliaccheria, lo caccia di casa. Nonostante tutto questo, Johnny inizia la rivolta contro lo strapotere e le ingiustizie del fratello e, poco alla volta, e nonostante qualche parziale sconfitta, conquista la fiducia e la collaborazione dei concittadini. La sua infallibile pistola dovrà vedersela contro quella del fratello...
SCHEDA FILM

Regia: Alberto Cardone

Attori: Antonio De Teffè - Johnny, Gianni Garko - Sartana, Erika Blanc - Joselita, Carlo D'Angelo - Giudice Waldorf, Sieghardt Rupp - Ralph, Angelica Ott - Manuela, Franco Fantasia - Sceriffo, Roberto Miali - Jerry, Chris Howland - Doodle Kramer, Daniela Igliozzi - Mary, Carla Calò - Rhonda, Olga Solbelli - La Donna della supplica, Gaetano Scala, Ettore Arena, Mario Dionisi, Gianni Solaro, Gino Marturano

Soggetto: Rolf Olsen, Ernesto Gastaldi, Vittorio Salerno

Sceneggiatura: Vittorio Salerno, Ernesto Gastaldi, Rolf Olsen

Fotografia: Gino Santini

Musiche: Michele Lacerenza

Montaggio: Romeo Ciatti

Scenografia: Amedeo Mellone

Costumi: Maria Baroni, Rosalba Menichelli

Effetti: Giovanni Bacciucchi

Altri titoli:

Mille dollari sul nero

Durata: 105

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE, EASTMANCOLOR, 35 MM

Produzione: MARIO SICILIANO PER METHEUS FILM, LISA FILM (MONACO)

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
- L'ATTORE ROBERTO MIALI E' ACCREDITATO COME JERRY WILSON, ANTONIO DE TEFFE' COME ANTHONY TEFFEN, CARLO D'ANGELO COME CHARLES OF ANGEL, FRANCO FANTASIA COME FRANK FARRELL, CARLA CALO' COME CARROL BROWN.
CRITICA
"Violenze mescolate a sadismo primitivo, scazzottate interminabili (...). Più riflessione e meno collera avrebbero sicuramente permesso a questo western di doppiare il capo dell'accettabile". (B. Duffort, "Saison '71", Parigi, 1971)