John Lasseter

HOLLYWOOD, California (USA), 12 gennaio, 1957

Animatore, regista, sceneggiatore e produttore. Figlio di un rivenditore di Chevrolet e di un'insegnante d'arte di liceo da cui eredita la passione per il disegno, John Lasseter cresce insieme alla sorella gemella Johanna nella cittadina di Whittier, in California. Da bambino, alla Church of Christ, John trascorre le ore di catechismo disegnando su un blocchetto che porta sempre con sé. Dopo essersi diplomato alla Whittier High School, si iscrive alla Pepperdine University per poi abbandonarla e frequentare il California Institute of the Arts, dove scopre la sua passione per l'animazione e diviene amico di Brad Bird. È in questi anni di studio che firma il suo primo cortometraggio d'animazione: "Lady and the Lamp" (1979). Dopo la laurea, entra nello staff del parco di divertimenti Disneyland di Anaheim dove si ritrova a fare il mozzo a bordo dell'attrazione turistica 'Jungle Cruise'. Negli anni Ottanta viene assunto ancora dalla Disney, ma nel reparto animazione, il Walt Disney Feature Animation, un settore che però in quel periodo non gode di piena libertà finanziaria a causa della poca attenzione che il pubblico riserva ai prodotti animati distribuiti al cinema. Tra il 1980 e il 1981 inizia a interessarsi a una tecnica di animazione rivoluzionaria, la computer grafica, convinto a proseguire i suoi studi anche dai risultati raggiunti dal film di fantascienza "Tron" (1982). L'anno successivo viene chiamato a lavorare ai disegni di "Canto di Natale di Topolino" di Burny Mattinson e insieme a Glen Keane e Thomas L. Wilhite inizia a proporre nuove idee alla Disney, tra cui una trasposizione di alcune scene del libro di Maurice Sendak "Nel paese dei Mostri Selvaggi", completamente in computer-grafica. I risultati entusiasmano a tal punto la Disney da spingere i vertici dell'azienda a tentare la via del lungometraggio. Tuttavia, tagliato fuori dalla nuova equipe di animatori, nel 1984 dà le dimissioni. Alvy Ray Smith della Lucasfilm Computer Graphics Group approfitta della situazione e lo chiama a collaborare prima al suo nuovo cortometraggio di animazione, "The Adventures of André and Wally B.", poi l'anno successivo alle scene di animazione di "Piramide di paura" di Barry Levinson. La vera svolta però arriva quando il suo amico Steve Jobs, dopo aver acquistato la Lucasfilm Computer Graphics, fonda insieme a lui la Pixar, di cui John diviene automaticamente regista e produttore esecutivo. Nel 1986 inventa il personaggio di Luxo, la piccola lampada da tavolo alle prese con una palla che diventerà il logo della Pixar. Il cortometraggio "Luxo Jr." si aggiudica l'Orso d'Argento e viene candidato agli Oscar come miglior corto d'animazione, ma per ottenere l'ambita statuetta John dovrà aspettare il 1988, quando la vincerà con "Tin Toy". Il protagonista di Tin Toy, un piccolo giocattolo che improvvisamente si anima e instaura un rapporto intenso e indistruttibile con un bambino, deve molto ai personaggi creati dalla penna di Hayao Miyazaki, maestro e amico di Lasseter che nel 1992 è suo consulente esecutivo per "Porco Rosso". Negli anni Novanta prende corpo il progetto che segnerà una svolta nella sua carriera, quella di un'animazione in digitale con protagonisti un gruppo di giocattoli che, lasciati soli nella stanzetta dei bambini, prendono vita. "Toy Story - Il mondo dei giocattoli", doppiato da attori del calibro di Tom Hanks e Tim Allen, vince l'Oscar nel 1996 per la migliore sceneggiatura originale e se ne vede consegnare uno speciale per le innovazioni tecniche. Il film ottiene così tanto successo da spingerlo a realizzare ben due sequel: "Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa" (1999) e "Toy Story 3" (2010) che, dopo essere stato messo in cantiere, subisce diverse avventure produttive a causa della successiva fusione tra la Disney e la Pixar. Accanto alla carriera di animatore e regista, inizia quella di produttore, finanziando cortometraggi come "Il gioco di Geri" di Jan Pinkava (1997) e "Pennuti spennati" di Ralph Eggleston (2000) e lungometraggi tra cui quelli del suo amico Miyazaki "La città incantata" (2001), "Il castello errante di Howl" (2004) e "Ponyo sulla scogliera" (2008) e "Alla ricerca di Nemo" di Andrew Stanton e Lee Unkrich (2003). Nel 1998, intanto, firma come regista "A Bug's Life - Megaminimondo", in cui uno dei protagonisti, Hopper, ha la voce di Kevin Spacey, e nel 2006 per "Cars - Motori ruggenti" - che si aggiudica una candidatura agli Oscar e una ai BAFTA come migliore film d'animazione - può contare sul doppiaggio di Paul Newman. Nell'aprile dello stesso anno la Disney, riconosciuti gli errori del passato, acquista la Pixar e gli propone il ruolo di Capo Creativo, nonché quello di Principale Amministratore Creativo della Walt Disney Imagineering, concedendogli così la possibilità di dire la propria sul design delle attrazioni dei parchi giochi. Nel 2009, ottiene una laurea ad honorem alla Pepperdine University, e nello stesso anno riceve il Leone d'Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.

Filmografia

2022 - Lightyear - La vera storia di Buzz - Soggetto - (personaggi)

2018 - Toy Story 4 - Soggetto

2017 - Motori ruggenti - Attore - Se stesso

2013 - Planes - Soggetto

2011 - Cars 2 - RegiaSoggetto

2010 - Toy Story 3 - La grande fuga - Soggetto

2006 - Cars - Motori ruggenti - RegiaSoggettoSceneggiatura

1999 - Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa - RegiaSoggetto

1998 - A Bug's Life - Megaminimondo - RegiaSoggetto

1995 - Toy Story - Il mondo dei giocattoli - RegiaSoggetto

1991 - Luxo Jr. in 'Surprise' and 'Light & Heavy' - Regia

1989 - Knick Knack - RegiaSoggettoSceneggiatura

1988 - Tin Toy - RegiaSoggetto

1987 - Red's Dream - RegiaSoggettoSceneggiatura

1986 - Luxo Junior - RegiaSoggettoSceneggiaturaEffetti

1985 - Piramide di paura - Effetti - (animazioni)

1984 - The Adventures of André and Wally B. - Effetti

1979 - Lady and the Lamp - RegiaSoggetto