Il 30 maggio 1933 fa nasceva un anarchico che è stato quasi “straniero” nel cinema italiano. Dall’esordio di Ostia al successo di Casotto, tra storie scellerate e sogni e bisogni, l’eternit e i ruderi, la spiaggia e la prigione
Il saggio di Daniele Vicari si interroga sulla configurazione attuale della settima arte: la visione dei film è un bisogno ormai marginale o un desiderio che non si è affatto cancellato?
La mostra, la seconda del trittico Tutto è santo, ci restituisce il rapporto dell’intellettuale con l’arte della rappresentazione cristiana: svelando il meccanismo con cui le due visioni – del cinema e della pittura – possono farsi epifanie del Mistero