Una cittadina della provincia bulgara, giorni nostri. Nade è un’insegnante non più giovane con tanti problemi da affrontare: il marito debole e alcolizzato, la figlia piccola malata e la casa da proteggere contro la minaccia di sequestro da parte di una banca; infine, nella classe in cui insegna, uno dei bambini si rende colpevole di furto ai danni di una compagna e la donna s’intestardisce nella ricerca del responsabile. Il rigore morale di Nade, tuttavia, è messo a dura prova quando, per far fronte ai debiti, sarà necessario rivolgersi a una banda di usurai.

L’incredibile girandola di disgrazie che si abbattono sulla protagonista, la descrizione di un milieu sociale, quello bulgaro, e familiare disastrato, rendono The Lesson, scritto e diretto da Kristina Grozeva e Petar Valchanov, un film di una durezza estrema, al limite del documentaristico e che molto deve al cinema dei fratelli Dardenne per l’essenzialità di linguaggio e per la rinuncia a qualsiasi ammiccamento nei confronti dello spettatore. Avaro di emozioni, The Lesson si lascia seguire fino in fondo con una sensazione di sgomento, mostrandoci quello che, a ogni latitudine, gli ultimi sono costretti a subire, e a compiere, per restare a galla.