Sbruffone, solitario, iracondo anche. Il Lego-Batman è un eroe in crisi. E' pensieroso: ha salvato Gotham da poco, ma è stato messo all'angolo. Soffre già di gelosia per Superman. Il fidato Alfred, maggiordomo iper-protettivo, lo coglie in una delle battute più felici di questo scatenato film affidato a Chris McKay: "Signore, l'ho vista attraversare fasi simili a questa anche nel 2016 e nel 2012 e 2008 e 2005 e 1997 e 1995 e 1992 e 1989 e in quella strana del 1966!".

Ossia tutti gli anni in cui un film di Batman è apparso sugli schermi. Ma questo di animazione supera l'immaginazione. "Sono invecchiato in modo fenomenale", dice con voce piuttosto cavernosa, come si addice a un pipistrello, che nell'originale è quella di Will Arnett, nel doppiaggio italiano di Claudio Santamaria. Mangia aragoste in solitario nella caverna piena zeppa di armi, nella sua sala di cinema guarda Jerry Maguire con Tom Cruise.

Una missione super-iperbolica lo attende. Al suo fianco Robin, che gli causa seri problemi di paternità, e Batgirl. Con loro sarà costretto, molto malvolentieri, a fare squadra. I nemici ci sono tutti: dal Joker all'Enigmista. C'è anche una buona dose di irriverenza scanzonata: colonna sonora rock, battute fulminanti.