Die Hard - Vivere o morire

Live Free or Die Hard

Invecchia bene e si prende in giro da solo. Il ritorno dell'agente Willis, nel solito mix di violenza e umorismo

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USA 2007
Il sistema informatico degli Stati Uniti subisce un grave attacco di pirateria rivelandosi gravemente vulnerabile, catapultando il Paese nel caos più totale. Il direttore dell'FBI, essendo a corto di agenti a causa della festività del 4 luglio, per condurre le indagini chiede aiuto alla polizia di New York che assegna l'incarico al detective John McClane. Il poliziotto dovrà scortare presso la sede dell'FBI di Washington un hacker esperto di nome Matt Farrell, ma l'impresa si rivelerà molto ardua anche perché la mente che si nasconde dietro al piano criminale, non ha tralasciato alcun dettaglio ed è determinata ad eliminare chiunque tenti di ostacolarne la riuscita.
SCHEDA FILM

Regia: Len Wiseman

Attori: Bruce Willis - John McClane, Timothy Olyphant - Thomas Gabriel, Justin Long - Matt Farrell, Maggie Q - Mai Lihn, Cliff Curtis - Bowman, Jonathan Sadowski - Trey, Andrew Friedman - Casper, Kevin Smith - Warlock, Yorgo Constantine - Russo, Cyril Raffaelli - Rand, Chris Palermo - Del, Mary Elizabeth Winstead - Lucy McClane, Sung Kang - Raj, Zeljko Ivanek - Molina, Christina Chang - Taylor, Rosemary Knower - Sig.ra Kaludis, Chris Ellis - Scalvino, Kurt David Anderson - Miller, Matt O'Leary - Clay, Tim Russ - Chuck Summer, Edoardo Costa - Emerson, Yancey Arias - Agente Johnson, Rick Cramer - Rodriguez, Jake McDorman - Jim, Joe Gerety - Jack Parry

Soggetto: John Carlin - articolo, Roderick Thorp - personaggi, Mark Bomback, David Marconi

Sceneggiatura: Mark Bomback

Fotografia: Simon Duggan

Musiche: Marco Beltrami

Montaggio: Nicolas de Toth

Scenografia: Patrick Tatopoulos

Arredamento: Robert Gould (II)

Costumi: Denise Wingate

Effetti: Pixel Magic, Digital Dimension, Baked Goods Productions, The Orphanage

Altri titoli:

Die Hard 4

Die hard 4 - Retour en enfer

Stirb langsam 4.0

Durata: 130

Colore: C

Genere: THRILLER AZIONE

Specifiche tecniche: ARRIFLEX, 35 MM (1:2.35) ARRISCOPE

Tratto da: ispirato all'articolo "A Farewell to Arms" di John Carlin apparso sulla rivista 'Wired' (Maggio, 1997)

Produzione: BRUCE WILLIS, JOHN MCTIERNAN, ARNOLD RIFKIN, MICHAEL FOTTRELL, STEPHEN J. EADS PER CHEYENNE ENTERPRISES, DUNE ENTERTAINMENT, TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA

Data uscita: 2007-10-26

CRITICA
"Questa quarta avventura ha l'aria di essere la migliore, se si esclude il capitolo iniziale. Sono passati 20 anni da allora e l'inaffondabile McClane dispensa la sua ironia che il bravissimo Bruce Willis esalta con solerte improntitudine. (...) Si direbbe che il film contenga un messaggio ben preciso: vale a dire che il vero e autentico antivirus è l'uomo. Ed allora, invecchiato ma bene in forma, Willis- McClane usa muscoli e cervello in una miscela di esplosioni, corpo a corpo e una forza di volontà tipica degli eroi di tutti i giorni. Durante una colluttazione con un'asiatica, maestra di kungfu, McClane ha una reazione da applausi, mettendo alla berlina tutte le religioni corporee provenienti dall'Oriente. Ad una prima parte forse troppo spinta nel linguaggio tecnologico, fa riscontro una seconda, trascinante e funambolica, nella quale il nostro eroe si oppone a quella che viene definita 'liquidazione totale'. Assieme al taciturno Bourne, McClane è quello che ci resta nel cinema di intrattenimento, non poco." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 26 ottobre 2007)

"Qualche anno fa aveva giurato che non avrebbe più incarnato personaggi violenti impegnati a salvare il mondo; e invece eccolo qua, in 'Die Hard - Vivere o morire', per la quarta volta dal 1988 nei panni dell' ispettore John McClane. Bruce Willis è il più espressivo cranio del cinema dopo quello teutonico di Erich von Stroheim. L'accostamento non è improprio perché Willis è nato nel '55 da madre tedesca, Marlene, in una base militare Usa presso Kassel. Nella tradizione 'hard boiled', ineffabile e sarcastico, questo paladino della giustizia è una possente macchina da combattimento alleggerita da un costante ricorso all' ironia. I toni leggeri sono tuttavia contraddetti da momenti di furia improvvisa, quando il nostro parte all'attacco a testa bassa, senza badare al rischio. Stavolta però la novità è che l'eroe si prende un sacco di botte, gronda sangue e ogni tanto negli scontri è messo kappaò addirittura da una terribile femmina esperta di karaté. Il dubbio che l'ormai stagionato McClane potrebbe non farcela a sconfiggere i nemici di turno rende più emozionanti i 138 minuti (troppi, ma si reggono senza noia) del film di Len Wiseman." Repubblicano convinto, fra i pochi divi sostenitori della guerra in Iraq e amico di Bush, «Bruno» aspira alla successione del superfalco John Wayne e invoca metodi sbrigativi per far fuori i terroristi e i presunti antiamericani in generale. Ogni tanto però, sullo schermo come nella vita, il nostro si rivela troppo intelligente per credere che i problemi mondiali si risolveranno con il «grosso bastone» di cui parlava Teddy Roosevelt." (Tullio Kezich,
'Corriere della Sera', 26 ottobre 2007)