PAROLE, PAROLE, PAROLE...

ON CONNAIT LA CHANSON

FRANCIA 1997
A Parigi, oggi. Simon, che lavora presso un'agenzia immobiliare ma dice di scrivere testi radiofonici, ama segretamente Camille. Costei, a causa di un incontro fortuito, si invaghisce di Marc, che è il titolare dell'agenzia dove lavora Simon. Marc aveva combinato un appuntamento per vendere un appartamento ad Odile, sorella di Camille. Odile ha deciso di cambiare casa, nonostante la evidente disapprovazione di suo marito Claude. Questi è all'apparenza persona molto accomodante, poco propenso a prendere decisioni, ma adesso sopporta a fatica la riapparizione in casa loro, dopo molti anni di assenza, di Nicolas, che era andato a vivere fuori Parigi. Nicolas, amico anni prima di Odile, diventa poi invece il confidente di Simon. Odile riesce ad acquistare l'appartamento. Prepara una grande festa d'inaugurazione, alla quale tutti si ritrovano. E' il momento delle rivelazioni, delle spiegazioni, della verità come occasione di rispetto per sè e per gli altri.
SCHEDA FILM

Regia: Alain Resnais

Attori: Pierre Arditi - Claude, Sabine Azéma - Odile, Jean-Pierre Bacri - Nicolas, André Dussollier - Simon, Agnès Jaoui - Camille, Lambert Wilson - Marc, Jane Birkin - Jane, Jacques Mauclair - Dottore N. 1, Gotz Burger - Von Choltitz, Pierre Meyrand - Proprietario Del Cafe', Bonnafet Tarbouriech - Dottore N. 2, Jean-Paul Roussillon - Padre, Nelly Borgeaud - Dottore N. 3

Soggetto: Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui

Sceneggiatura: Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui

Fotografia: Renato Berta

Musiche: Bruno Fontaine

Montaggio: Hervé de Luze

Durata: 119

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: FR 2 CINEMA - CANAL PLUS - EUROPEAN CO-PRODUCTION FUND - VEGA FILMS - GREENPOINT FILMS - TELEVISION SUISSE-ROMANDE

Distribuzione: ISTITUTO LUCE (1998) - VIDEO CLUB LUCE

NOTE
PREMI: CESAR PER IL MIGLIOR FILM (1998).
ORSO D'ARGENTO AD ALAIN RESNAIS 1998.
CRITICA
"Arguta commedia musicale del redivivo enigmista francese Alain Resnais, indimenticabile autore di agghiaccianti mattoni che, rinsavito con 37 ani di ritardo, intreccia mirabilmente le vicende di sei personaggi in cerca d'amore. Davvero geniale la trovata portante: dalla bocca dei protagonisti anziché le temute banalità sentimentali escono brani di popolari canzoni. Bravo Resnais, meglio tardissimo che mai". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 21 gennaio 2001)