IL DECALOGO 1

DEKALOG JEDEN

POLONIA 1988
Il professore universitario Krzystof vive a Varsavia (separato dalla moglie) con il decenne Pawel. Il piccolo ha ereditato dal padre la passione per i computer e manifesta doti di eccezionale intelligenza. Egli adora la zia Irene che, profondamente cattolica, risponde ad alcune sue domande sulla fede, domande che quando vengono poste al padre, rimangono solo degli interrogativi, con elusive o insoddisfacenti risposte. Per il professore, la Ragione e la Scienza sono misura di tutto. Un giorno del duro inverno polacco i calcoli del computer offrono tutti i dati più certi circa la solidità della crosta ghiacciata di un laghetto cittadino. Pawel calza i pattini nuovi, dono di papà, e va a giocare. Ed ecco l'imprevisto: la lastra di ghiaccio cede e il bambino muore. Sconvolto, il padre si scaglia, nella vicina Chiesa in costruzione, contro l'altare, chiedendosi invano fra le lacrime come l'assurdo si sia potuto verificare e il perché di quella morte, mentre tutti gli elementi forniti dal computer apparivano razionali e rassicuranti.
SCHEDA FILM

Regia: Krzysztof Kieslowski

Attori: Henryk Baranowski - Krzysztof, Wojciech Klata - Pawel, Maja Komorowska - Irena, Artur Barcis - Uomo Con Montone, Ewa Kania - Ewa Jerierska, Aleksandra Majsiuk - Ola, Aleksandra Kisielewska - Donna, Maria Gladkowska - Ragazza

Soggetto: Krzysztof Kieslowski, Krzysztof Piesiewicz

Sceneggiatura: Krzysztof Kieslowski, Krzysztof Piesiewicz

Fotografia: Wieslaw Zdort

Musiche: Zbigniew Preisner

Montaggio: Ewa Smal

Scenografia: Halina Dobrowolska

Costumi: Hanna Cwiklo, Malgorzata Obloza

Altri titoli:

DEKALOG 1

DECALOGUE: ONE

I AM THE LORD THY GOD

Durata: 55

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: TELEWIZJA POLSHA (WARZAWA), SENDER FREIES BERLIN (BERLINO)

Distribuzione: MIKADO FILM (1990) - GENERAL VIDEO, SAN PAOLO AUDIOVISIVI, L'UNITA' VIDEO

Episodi: IO SONO IL SIGNORE DIO TUO. NON AVRAI ALTRO DIO ALL' INFUORI DI ME

CRITICA
"Ne risulta un film sui limiti umani, che è al tempo stesso un gioiello di equilibrio stilistico, particolarmente intenso e tenero il personaggio del piccolo Pawel, colui che pone domande essenziali, vittima innocente della superbia altrui." (Segnalazioni Cinematografiche, Vol. 109, 1990)