San Pasquale Baylonne protettore delle donne

ITALIA 1976
Giuseppe Cicerchia, separato dalla moglie Iolanda, noto alla polizia per una serie di piccoli reati connessi con i mezzucci di cui si serve per vivere, si è impiantato da tempo nel montano paese di Busolone dove, basandosi sulla dabbenaggine dei paesani, funge da mago-intermediario con un presunto S. Pasquale nel cui nome prescrive ricette amorose alle donne in un modo o nell'altro insoddisfatte. Tra le sue funzioni c'è anche quella di soddisfarle di persona. Suoi nemici sono: il concorrente Mago di Bagnacavallo, rappresentante di S. Costantino I, che finisce sfracellato al suolo durante un'esibizione di lievitazione dal campanile, e Don Gervasio, il parroco dei paesello. Sarà costui, servendosi di un cognato attore e della sua compagnia di baccanti a inscenare delle beffe che costringono il "Femminario" - soprannome del Cicerchia - a fare atto di penitenza pubblica e a esulare con il Muto e con l'indemoniata.
SCHEDA FILM

Regia: Luigi Filippo D'Amico

Attori: Lando Buzzanca - Giuseppe Cicerchia, Stella Carnacina, Orchidea De Santis, Gabriella Giorgelli, Lionel Stander, Gianni Cavina, Gina Rovere, Memmo Carotenuto, Francesco De Rosa, Loretta Persichetti, Guido Cerniglia, Gigi Bonos, Nino Terzo, Franco Bracardi, Toni Ucci, Nello Pazzafini, Giuliana De Sio, Nerina Montagnani, Enzo Santaniello, Nicola Natalia, Sabina De Guida

Soggetto: Castellano, Pipolo

Sceneggiatura: Castellano, Pipolo

Fotografia: Sergio D'Offizi, Enrico Lucidi - operatore

Musiche: Maurizio De Angelis, Guido De Angelis

Montaggio: Marisa Mengoli

Scenografia: Enzo Turco

Costumi: Mario Giorsi

Altri titoli:

Sex for Sale

Durata: 100

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICA - EASTMANCOLOR

Produzione: GIANNI HECHT LUCARI PER FLAG CIN.CA

Distribuzione: TITANUS

NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 12 MARZO 2010 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.
CRITICA
"Il film, farsaccia paesana ispirata alle peggiori commedie picaresche italiane, è una collana di episodietti tutti caratterizzati dalla platealità delle invenzioni, dalla trivialità dei dialoghi e delle scene, dalla irriverenza religiosa." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 80, 1976)