Fra VII e VI secolo a.C. Gabii fu città fiorente come colonia di Alba Longa - nel territorio dell'attuale Castel Gandolfo - prima di venire conquistata da Roma e ridotta a risorsa da sfruttare. Là Romolo e Remo, secondo alcuni studiosi, furono educati alla scrittura, alla musica, alla divinazione e alle armi. Quel che resta di tanta storia, dopo il trasferimento di molte statue al Louvre, è il rudere del Santuario di Giunone Gabina che era anche spazio per il teatro. Ogni anno di questi tempi la Compagnia teatrale Il Gruppo diretta da Edoardo Torricella vi tiene una manifestazione dal titolo Ottobrata a Gabii, consistente in una rievocazione dell'antico splendore sotto specie di spettacolo: una sorta di "suoni e luci" dove i suoni sono le voci degli attori e le luci quelle delle torce che traggono il teatro dal buio dei millenni. Sabato 23 e domenica 24, dalle 16,30, riprenderanno vita scene da opere di Plauto ed Euripide, fra musica antichissima e illustrazioni storiche sul costume teatrale. A coordinare e guidare questa "performance" è Edoardo Torricella, artista anomalo formatosi al magistero di Roberto Rossellini nel coniugare rigore documentario e spettacolo.
L'ottobrata è alla nona edizione e gode dell'appoggio del Comune di Roma che premia l'instancabile iniziativa di Torricella organizzatore di cultura nelle aree della periferia dove più pesantemente si avverte la carenza di strutture in questo campo, soprattutto nei confronti dei giovani. E giovani delle periferie sono i componenti della Compagnia Il Gruppo. Il sito di Gabii è al secondo chilometro della via Prenestina Nuova nel Municipio delle Torri. Chi vuole partecipare a questo singolare tuffo nella preromanità può informarsi al n.062153042.