Dal 12 al 15 giugno torna ai Cineporti di Puglia/Lecce e alle Manifatture Knos lo, YALLA SHEBAB FILM FESTIVAL, dedicato al cinema arabo contemporaneo. Con l'edizione 2015, interamente dedicata alla Palestina, lo Yalla Shebab Film Festival, organizzato come sempre dall’Associazione MENA – Mille Eventi Nell’Aria con il rinnovato finanziamento dell’Apulia Film Commission, inaugura uno speciale percorso monografico che vuole riportare e raccontare di volta in volta le continue trasformazioni culturali dei singoli paesi che compongono il mondo arabo.

Lo speciale Palestina//Visioni oltre il muro, completamente dedicato alla produzione cinematografica e culturale palestinese, è inteso a far conoscere una realtà sociale e politica complessa, che però non manca di sorprendere per la ricchezza e la vivacità della sua produzione culturale. Tutti i film in programma e gli eventi artistici e culturali OFF che puntellano questa edizione mostrano uno spaccato della vita e della cultura palestinese quotidiana, vitale, normale.

Una cultura che, senza negare problemi e difficoltà, sa sfidare pregiudizi e stereotipi con intelligenza e ironia, andando oltre muri e barriere della disinformazione o della scarsa conoscenza, attraverso l'uso di un linguaggio universale e accessibile a tutti.

È proprio questa la chiave dell’edizione 2015 di Yalla Shebab: cercare di trasmettere al pubblico italiano il messaggio per cui la cultura palestinese non solo resiste, ma vive, e ha molto da far vedere al mondo in termini di produzioni filmiche, letterarie e artistiche di altissimo livello.

Per quattro giorni (dal giovedì alla domenica) Lecce diventa così un'ideale “capitale della cultura” palestinese attraverso un programma che mira a far conoscere, senza strumentalizzazioni o retorica, le punte di eccellenza della produzione culturale palestinese: incontri, musica, cucina, letteratura, fotografia e cinema, con una selezione dei film più premiati nei festival internazionali, e due anteprima nazionali.

//I FILM: originalità e creatività dalla Palestina

I tredici film e documentari in programma, tra lungometraggi e cortometraggi, rappresentano alcune delle opere più originali e interessanti del recentissimo panorama cinematografico palestinese. Tra ironia, dolore, coraggio e voglia di riscatto, i film di Yalla Shebab 2015 raccontano cosa voglia dire vivere oggi in una Palestina spezzata e occupata dove, però, non manca mai la voglia di vivere, ridere e resistere.

Tra le proiezioni, “Villa Touma”, acclamato lungometraggio della sceneggiatrice e regista Suha Arraf (già sceneggiatrice di Il giardino dei limoni e La sposa siriana) che sarà a Lecce per presentarlo al pubblico di Yalla Shebab il primo giorno del Festival. Il film racconta, con ironia e humour nero, della clausura che tre sorelle nubili della aristocrazia cristiana di Ramallah si sono auto-imposte per sfuggire alla realtà dell'occupazione israeliana. Il film, presentato al Festival di Venezia nel 2014, è stato oggetto di una querelle tra la regista (arabo-israeliana), che lo ha registrato come film “palestinese”, e i finanziatori israeliani, che hanno minacciato di ritirare i finanziamenti.

Il regista e produttore Saed Andoni sarà allo Yalla Shebab Film Festival per presentare due suoi progetti: l'originalissimo The Wanted 18,di Paul Cowan e Amer Shomali, miglior documentario al Festival di Abu Dhabi, di cui è Andoni produttore: The Wanted 18 è un film a metà tra documentario e animazione stop motion sulla caccia a 18 innocue mucche, considerate un “pericolo” per la sicurezza israeliana, e una serie di cortometraggi dal progetto “Social transformation through Youth Media”, realizzati dagli studenti del suo corso di Cinema Production alla Dar Al-Kalima University College of Arts and Culture di Betlemme.

Gli altri lungometraggi, tutti in anteprima pugliese, sono: Palestine Stereo, dell'acclamato regista palestinese Rashid Masharawi; Infiltrators, di Khaled Jarrar, sui lavoratori palestinesi che sono costretti a scavalcare il muro per entrare in Israele e poter lavorare; Omar, del famoso regista Hany Abou-Assad, nominato agli Oscar nel 2013, L'insolito naufragio nell'inquieto mare d'Oriente, spiritosa commedia di Sylvain Estibal e infine Giraffada, proiezione speciale riservata al pubblico dei più piccoli.

Due i cortometraggi che verranno presentati in anteprima nazionale: Darwish. A Soldier Dreams of White Lilies: uno speciale omaggio del regista norvegese Torstein Blixfjord al grande poeta palestinese Mahmoud Darwish, che in questo film recitò per la sua prima e ultima volta. Il film verrà introdotto da una sessione di Q&A con il regista che interverrà al Festival in diretta Skype; Water, un progetto collettivo di sette registi palestinesi e israeliani, tra cui Mohammed Bakri, realizzato sul vitale tema dell'acqua.

Completano la sezione dei corti: Condom Lead, opera dell'esplosivo duo dei registi gemelli originari di Gaza, Ahmad e Mohammed Abou Nasser (Tarzan e Arab), già presentato al Festival di Cannes; Though I Know The River is Dry, onirica e potente opera di Omar Robert Hamilton su un ritorno inaspettato in Palestina; Suspended Time, opera collettiva di nove registi palestinesi che indaga la situazione dei palestinesi a 20 anni dalla firma degli Accordi di Oslo del 1993 che avrebbero dovuto risolvere la frammentazione geografica dei palestinesi.

//YALLA OFF: MOSTRE – INCONTRI – LIBRI – MUSICA

Due mostre fotografiche, diverse ma complementari, raccontano la Palestina recente e passata: “KEEP YOUR EYE ON THE WALL. Palestinian Landscapes” è il titolo di un progetto fotografico e di testi diventato libro e pubblicato in inglese e francese nel 2013 che contiene 70 foto di sette fotografi (sei palestinesi e un tedesco) che hanno fotografato il muro di separazione israeliano interrogandolo come forma d'arte, strumento di divisione, ferita incisa nella terra e nella vita dei palestinesi.

La mostra tratta dal libro, che è stata già presentata ad Arles, Londra, Parigi, Ramallah e in Kuwait, arriva in Italia per la prima volta proprio in occasione di Yalla Shebab: con le foto di tre dei fotografi che hanno partecipato al progetto del libro, verrà allestita all’interno delle Manifatture Knos su pannelli che si snoderanno come un vero “muro” e inaugurerà lo Yalla Shebab Film Festival alla presenza della famosa fotografa e artista palestinese Raeda Saadeh, le cui oniriche immagini sono parte di KEEP YOUR EYE ON THE WALL.

“La Palestina della convivenza” è invece un intenso e storico percorso di parole e immagini d'epoca che ricostruisce la vita dei palestinesi dal 1880 al 1948, l'anno della Nakba, la catastrofe palestinese.

Le mostre saranno visitabili fino al 12 luglio.

Alla ricchissima letteratura palestinese saranno dedicati tre distinti momenti del Festival: il 5 giugno alla Libreria Feltrinelli di Lecce verrà presentato il romanzo Nel blu tra il cielo e il mare, dell'acclamata e pluritradotta scrittrice palestinese-americana Susan Abulhawa; al Festival verrà invece messo in scena un suggestivo reading tratto da Stato d'assedio, lungo e immaginifico poema di Mahmoud Darwish, indimenticato poeta palestinese, tradotto in italiano da Wasim Dahmash. Il commento di Dahmash e Simone Sibilio verrà intervallato da letture in arabo-italiano, con il tappeto sonoro di Beirut World Beat, progetto musicale del DJ Salvatore De Simone.

Infine, per tutti i giorni del festival, verrà allestito uno speciale punto-libreria dedicato alla variegata produzione letteraria e saggistica palestinese e sulla Palestina.

L'attualità palestinese sarà indagata durante l'incontro “La terra del racconto. Informazione e racconti dalla Palestina”, a cui parteciperà la giornalista e attivista israeliana Amira Hass, storica firma di Haaretz e Internazionale, e i giornalisti italiani Monica Maggioni (Rainews 24), Cecilia Dalla Negra (Osservatorio Iraq) e Jacopo Zanchini (Internazionale).

Lo speciale showcase dei Radiodervish tratto da Café Jerusalem, il loro nuovissimo album, riporterà a Lecce le sonorità e le atmosfere di un nostalgico e un po' vintage caffè mediorientale. Di Café Jerusalem, uscito il 22 maggio, i Radiodervish interpreteranno e presenteranno alcuni brani, con il commento di Salvatore De Simone, dj e autore del dj-set Beirut World Beat.