Pranzo di Natale

La bûche

FRANCIA 1999
TRAMA BREVE
Le gioie, le ansie, i rimpianti e le attese legate al tradizionale pranzo di Natale. Louba, la più grande delle sorelle, fa la cantante in un cabaret. Per Sonia il Natale è una produzione teatrale di grande importanza. Inizia a prepararsi da ottobre. E' benestante, dunque tocca a lei ospitare la famiglia per l'evento. Ma dietro la sua facciata di apparente tranquillità si sta preparando la rivoluzione. Mila, la sorella più piccola invece non vuole avere più niente a che fare con il Natale. Poi, una settimana prima della festa, una morte scuote l'attesa ed i programmi di Sonia.

TRAMA LUNGA
A Parigi è il 21 dicembre. Al funerale dell'ultimo compagno della mamma, si ritrovano le tre sorelle Louba, Sonia e Milla. Ne approfittano per fissare impegni e dividersi i compiti in vista del pranzo che a Natale riunirà tutta la famiglia. Louba fa la cantante in un cabaret russo, non è sposata ma è l'amante di un uomo sposato con figli. Sonia ha marito e figli. Milla, la più giovane, è in attesa di costruirsi un futuro. La madre ha lasciato il padre ormai da molti anni e lui vive con Louba. Milla intanto fa amicizia con un giovane che alloggia nella foresteria della grande casa di famiglia: questi è a sua volta separato e ha una bambina di cinque anni. E' il momento di fare pace e parlarsi di nuovo: padre e madre ricordano i momenti belli, ma si rinfacciano tradimenti passati, alcuni rivelati solo per l'occasione: e si capisce ora che il giovane alloggiato nella foresteria è un figlio illegittimo dell'uomo. Sonia, che sembra la più solida, dice al padre che sta per lasciare il marito Pierre. Il 24 dicembre il vecchio padre viene ricoverato in ospedale per un infarto. La cena di Natale a questo punto è l'ultimo tentativo per tenere in piedi i frammenti della famiglia.
SCHEDA FILM

Regia: Danièle Thompson

Attori: Françoise Fabian - Yvette, Sabine Azéma - Louba, Emmanuelle Béart - Sonia, Charlotte Gainsbourg - Milla, Claude Rich - Stanislas, Christopher Thompson - Joseph, Jean-Pierre Darroussin - Gilbert, Samuel Labarthe - Pierre, Isabelle Carré - Annabelle, Françoise Brion - Janine, Hélène Fillières - Véronique, Marie de Villepin - Marie, Neil Ingle - Arthur, Liliana Delahaye - Mathilde, Matteo D'Amico - Régis, Nicolas De Angelis - Georgie, Bertrand Cervera - Vlado, Catherine Erhardy - Françoise, Lola Zajdermann - Bea, Lily Galland - Angélique, Antoine Blanquefort - Dottor Bazin, Didier Becchetti - Accompagnatore, Julie Leibowitch - Venditrice, Céline Caussimon - Donna, Andrea Schieffer - Compagna dell'uomo d'affari, Bernard Lannes - Motociclista, Valerie Labro - Infermiera, Thierry Hancisse - Fioraia, Pierre Chollet - Professore del Conservatorio, Jorg Schnass - Uomo d'affari tedesco, Jean-Pierre Marino - Cardiologo

Soggetto: Danièle Thompson, Christopher Thompson

Sceneggiatura: Danièle Thompson, Christopher Thompson

Fotografia: Robert Fraisse

Musiche: Michel Legrand

Montaggio: Emmanuelle Castro

Scenografia: Michèle Abbé-Vannier

Arredamento: Marie-Hélène Sulmoni

Costumi: Elisabeth Tavernier

Altri titoli:

Season's Beatings

Cena de Navidad

Durata: 106

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)

Produzione: LE STUDIO CANAL+, LES FILMS ALAIN SARDE, STUDIO IMAGES 6, TF1 FILMS PRODUCTIONS

Distribuzione: BIM - COLUMBIA TRISTAR IFLM ITALIA (2000)

NOTE
- PREMIO CÉSAR 2000 A CHARLOTTE GAINSBOURG COME MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA.
CRITICA
"La posizione scelta dalla Thompson è ammirevole per l'equidistanza quasi perfetta che riesce a tenere tra la compiacenza da una parte, il cinismo dall'altra. La cosa debole, a volere essere severi, sono i monologhi di alcuni personaggi, che si rivolgono direttamente allo spettatore (alla macchina da presa) raccontando episodi del passato. Quanto all'uso della macchina da presa, che è corretto, la regista si mette al servizio del formidabile cast di cui dispone (...) Particolarmente velenosa, date le situazioni dei personaggi, l'atmosfera festiva di Parigi è sottolineata ironicamente dalla voce di Dean Martin che snocciola tutto il suo repertorio di melodie natalizie". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 3 dicembre 2000)

"A volte è l'atmosfera che ci prende per mano e favorisce il flusso dei ricordi. Certo, qualche volta la sceneggiatura scivola nell'ovvio - come nei ricordi di ognuno detti alla macchina da presa - ma alla fine si esce convinti di aver assistito a un teatrino della (nostra) vita. Proprio come succedeva con i film di una volta". (Paolo Mereghetti, 'Io Donna', dicembre 2001)