OCCHIO ALLA PERESTROJKA

ITALIA 1990
Inviati in Bulgaria per ottenere una commessa di macchinari agricoli, tre dipendenti della ditta Moschin di Crema hanno stretto affettuosi rapporti con altrettante ragazze di Sofia: Fulvio, che in Italia ha Angela come moglie e due bambini, si è innamorato di Olga; Marco della biondissima Monica; Filippo di Tatiana. Dopo grandi promesse di matrimonio i tre tornano a Crema. Successivamente, caduto il muro di Berlino e spirando all'est venti nuovi, ecco che Olga e Tatiana piombano a Crema insieme al fratello di Monica, un gigantesco culturista che viene a rammentare all'innamorato italico i propri impegni. Olga poi si porta dietro Juri, un pupetto di cui dice essere Fulvio il padre e anche lei, come la flessuosa Tatiana, non parla che di nozze. Problemi gravi si pongono dunque soprattutto per Fulvio, costretto a destreggiarsi fra due famiglie, nonchè per Marco, che è fidanzato con Francesca Moschin, la graziosa figlia del proprietario della ditta. Da qui una serie di equivoci, sotterfugi, espedienti e acrobazie, con le bulgare che sono diventate anche esigenti: Olga si mette a servizio in casa di Fulvio e qui trova per sé e per il piccolo Juri l'affetto e la simpatia di Angela; Tatiana fa carriera presso l'industriale Moschin, mentre il fratello di Monica torna in Patria, portandosi dietro come moglie Francesca Moschin sedotta dai suoi enormi muscoli.
SCHEDA FILM

Regia: Castellano, Pipolo

Attori: Jerry Calà - Fulvio, Pippo Santonastaso, Corinne Cléry - Angela, Rodolfo Laganà - Filippo, Guido Nicheli - Dott. Moschin, Mattia Sbragia, Jeanett Vredeveld, Ezio Greggio - Marco, Marina Giulia Cavalli - Francesca, Marina Kalinina

Soggetto: Stefano Sudriè, Jerry Calà

Sceneggiatura: Pipolo , Castellano, Jerry Calà

Fotografia: Emilio Loffredo

Musiche: Bruno Zambrini

Montaggio: Antonio Siciliano

Scenografia: Emilio Baldelli

Durata: 98

Colore: C

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: NORMALE

Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE (1990) - PENTAVIDEO, MEDUSA VIDEO (PEPITE)

CRITICA
Avrà anche un solo seguito, a me, però, una comicità così riesce a convincere molto di rado. Eppure quaranta anni di lazzi sui nostri schermi avrebbero dovuto rendermi abbastanza comprensivo. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)
Castellano e Pipolo hanno scritto con Calà le peripezie di macchiette infarcite di ovvietà come se le sono raccontate in trattoria. E' un lassismo comune a chi crede che la commedia cinematografica in Italia possa funzionare come un braccio della legge televisiva. (Silvio Danese, Il Giorno)
Dal film si ricava soprattutto un'impressione di stanchezza. (Marcantonio Lucidi, Il Messaggero)
Film in stato di coma profondo; conferma la mancanza di talento di tutti i suoi artefici. (Maurizio Porro, Il Corriere della Sera)
La ditta Castellano & Pipolo confeziona con abilità e furbizia un instant movie alla Vanzina. Non aggiunge niente di più ad altri film che hanno visto insieme Jerry Calà ed Ezio Greggio.