Joe

3/5
Un grande Cage per l'adattamento di David Gordon Green dal romanzo di Larry Brown: in Concorso, tra violenza e redenzione

Leggi la recensione

USA 2013
Un avvincente connubio di amicizia, violenza e redenzione esplode nei selvaggi boschi del sud. L'ex detenuto Joe Ransom è un uomo collerico con una vita dura alle spalle, che sta solo cercando di dominare il proprio istinto a cacciarsi nei guai. L'incontro con Gary Jones, un ragazzino sfortunato, risveglierà in lui il fiero protettore dal cuore tenero mettendolo, però, di fronte a una scelta che potrebbe essere motivo di riscatto o di rovina...
SCHEDA FILM

Regia: David Gordon Green

Attori: Nicolas Cage - Joe Ransom, Tye Sheridan - Gary Jones, Gary Poulter - Wade Jones, Ronnie Gene Blevins - Willie Russell, Heather Kafka - Lacy, Sue Rock - Merle, Adriene Mishler - Connie, Brenda Isaacs Booth - Madre Jones, Aaron Spivey-Sorrells - Sammy, Anna Niemtschk - Dorothy, Erin Elizabeth Reed - Cathy, Dana Freitag - Sue, John Daws - John Coleman, Lazaro Solares - Henry

Soggetto: Larry Brown - romanzo

Sceneggiatura: Gary Hawkins

Fotografia: Tim Orr

Musiche: David Wingo, Jeff McIlwain

Montaggio: Colin Patton

Scenografia: Chris L. Spellman

Arredamento: Helen Britten

Costumi: Jill Newell, Karen Malecki

Durata: 117

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA PLUS/PANAVISION PVINTAGE

Tratto da: romanzo omonimo di Larry Brown

Produzione: LISA MUSKAT, DAVID GORDON GREEN, CHRISTOPHER WOODROW, DERRICK TSENG PER WORLDVIEW ENTERTAINMENT, DREAMBRIDGE FILMS, MUSKAT FILMED PROPERTIES, ROUGH HOUSE

Distribuzione: MOVIES INSPIRED (2014)

Data uscita: 2014-10-09

TRAILER
NOTE
- PREMIO MARCELLO MASTROIANNI A UN GIOVANE EMERGENTE (TYE SHERIDAN) E PREMIO CHRISTOPHER D. SMITHERS FOUNDATION ALLA 70. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2013).
CRITICA
"Ispirato a uno dei romanzi più noti di Larry Brown, 'Joe' narra il percorso di redenzione del personaggio del titolo (...). Trasferendo l'azione dal Mississippi al Texas rurale, il regista David Gordon Green gioca a tinte plumbee su un registro di miserabilità così insistito da risultare fasullo, però Nicolas Cage, in una delle sue migliori prove, è convincente, cosicché quasi ci si dimentica che quel suo personaggio di perdente dal cuore buono l'abbiamo già visto troppe volte. Ed è assai bravo il giovanissimo Tye Sheridan di 'Tree of Life'." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 9 ottobre 2014)

"Poco dopo l'uscita italiana di 'Mud' arriva un film che lo ricorda da vicino. (...) Se l'innesco del racconto, tinto di buone intenzioni dimostrative, risulta un po' laborioso, il film si fa più coinvolgente via via che impariamo a conoscerne meglio i personaggi. Aggiudicatosi nel 2012 il Razzie Award come peggior attore protagonista, qui Nicolas Cage se la cava più che bene nella parte di un uomo in lotta con se stesso, ma ansioso di redenzione, in cui un ragazzo trova il proprio padre d'elezione. Però è anche migliore il giovanissimo Tye Sheridan, vincitore del premio Mastroianni alla 70 Mostra di Venezia, dove il film fu presentato in concorso." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 16 ottobre 2014)

"II riscatto nel cognome (Ransom), Joe briga per redimersi, e lo stesso vale per Cage: dopo innumerevoli prove 'alimentari', qui soffre e lotta per ritrovare l'attore che fu, con esiti positivi. Lo spunto offerto dal romanzo di Larry Brown, alla regia il buon artigiano David Gordon Green, 'Joe' parte in medias res (nulla sappiamo del passato criminale del Nostro) e affonda i colpi nell'America orfana di padri, senza valori ma non doma. Produzione indie, ma non la confezione: prodotto medio, ora al cinema con vista su Rete4..." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 16 ottobre 2014)

"Piacerà a chi ama le belle storie in cui il sogno americano si realizza contro tutto e contro tutti. E a chi magari considera (giustamente) Nicolas Cage un attore a corrente alternata e troverà in 'Joe' una delle occasioni più felici della sua carriera." (Giorgio Carbone, 'Libero', 16 ottobre 2014)

"Cupo dramma agreste tra personaggi di sconsolato squallore. (...) Nicolas Cage, forse contagiato dall'impeccabile deb Tye Sheridan, è quasi bravo. Ma c'era proprio bisogno di tanta, insistita, gratuita violenza?" (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 17 ottobre 2014)