Carlo Crivelli

ROMA (Italia), 15 aprile, 1953

Compositore. Formatosi alla Scuola di Domenico Guaccero, concentra la sua attività nel campo della composizione concertistica tradizionale e in quello della musica applicata, con particolare attenzione al rapporto con l'immagine. Ha composto per le più svariate formazioni orchestrali e le sue composizioni (tra le quali "Iride", "Il Drago", "La pazzia di Lear") sono state eseguite in importanti teatri americani come il Guggheneim di New York e il Colombo di Buenos Aires. I suoi lavori di Musica Contemporanea d'Arte sono stati eseguiti oltre che in Italia e nei già citati Stati Uniti ed Argentina, anche in Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Canada, Grecia, Bulgaria, Turchia, Finlandia, Cuba, Cina e Australia. È fondatore nel 2001, insieme a Jonathan Williams, dell'Orchestra Città Aperta di cui è Presidente, nonché docente al Conservatorio "A. Casella" di L'Aquila. Per quanto riguarda il rapporto con il cinema, Crivelli è autore di numerose colonne sonore. Anzitutto si ricorda la lunga collaborazione con Marco Bellocchio: "Diavolo in corpo", "La visione del sabba", "La condanna", "Il sogno della farfalla", "Il principe di Homburg", "Elena", "La balia", "Vincere", "Sorelle mai", "Bella addormentata". Ha lavorato, inoltre, con Paolo e Vittorio Taviani per il film "Le affinità elettive" (1996), con Marco Tullio Giordana per "Appuntamento a Liverpool" (1988), con Aurelio Grimaldi per "La ribelle" (1993). Per Michele Placido ha scritto la colonna sonora dei film "Del perduto amore" (1998) e "Un viaggio chiamato amore" (2002). Ha composto le musiche anche per "La spettatrice" (2003) di Paolo Franchi, per "La guerra dei fiori rossi" (2006) di Zhang Yuan e per "Il 7 & l'8" (2007) di Avellino, Ficarra e Picone, nonché per "La Passione" (2010) di Carlo Mazzacurati ed "È stato il figlio" (2012) di Daniele Ciprì. È stato candidato per quattro volte al CIAK d'oro, due alla Grolla d'oro, due al Globo d'oro e due al David di Donatello. È stato insignito del premio Nino Rota dal Festival di Salerno e ha vinto il premio Cicognini nel 2007. Ha ricevuto nel 2010 sia il Prix France Musique per la miglior colonna sonora ("Vincere") sia il Premio Goffredo Petrassi. Si ricordano, inoltre, i suoi lavori per la televisione: "Anni Luce" (1985) di Gian Vittorio Baldi; "Oh! Samba" (1988) e "Cuore di ladro" (1988) con la supervisione di Ettore Scola; "L'uomo dal fiore in bocca" (1993) di Marco Bellocchio. Numerose, anche, le fiction e i film tv per cui ha composto le musiche: "Un bambino in fuga I" (1989) e "Un bambino in fuga II" (1992) di Mario Caiano; "Era mio fratello" (2007) di Claudio Bonivento; "Storia di Laura" (2010) di Andrea Porporati e "Il sogno del maratoneta" (2012) di Leone Pompucci. Con Alberto Sironi, poi, ha lavorato alle fiction: "Salvo D'Acquisto" (2003), "Virginia la monaca di Monza" (2004), "Testimone inconsapevole" (2005), "Ad occhi chiusi" (2005). Ha composto la colonna sonora del documentario "Auschwitz" 2006 (2007) di Saverio Costanzo.