Dopo aver svelato la prima sessione di film, il Toronto International Film Festival (in programma dal 7 al 17 settembre) annuncia i ventidue documentari della selezione ufficiale. Tra i titoli in programma c’è anche Mur di Kasia Smutniak, esordio alla regia di Kasia Smutniak, scritto da Kasia Smutniak e Marella Bombini, prodotto da Domenico Procacci, Laura Paolucci e della stessa Smutniak per Fandango in associazione con Luce Cinecittà, prossimamente nelle sale con Luce Cinecittà. Il documentario, girato nel marzo 2022 a pochi giorni dell’aggressione russa all’Ucraina, racconta la difficile situazione al confine tra Polonia e Bielorussia, dove il governo polacco, dopo aver dato asilo ai rifugiati, sta costruendo il muro più costoso d’Europa per impedire l’entrata di altre persone in fuga dalla guerra. Un viaggio intimo e inaspettato, a metà tra il diario e la denuncia, in zone inaccessibili ai media per testimoniare una situazione drammatica.

Oltre a Mur, fanno parte della selezione ufficiale anche Sorry/Not Sorry sulle donne che hanno accusato Louis CK di molestie sessuali, Copa 71 sulla storia completamente dimenticata di un torneo di calcio femminile in Messico (tra i produttori anche Venus e Serena Williams), Defiant dedicato al ministro degli esteri ucraino e alla lotta contro la disinformazione, Stamped from the Beginning sul razzismo negli Stati Uniti, Viva Varda! in gloria dell’iconica regista. In selezione anche due maestri del genere: Frederick Wiseman con Menus-Plaisirs Les Troisgros, che avrà la sua anteprima mondiale a Venezia, e Errol Morris con The Pigeon Tunnel su John Le Carrè.

Tutti i documentari

  • Boil Alert di Stevie Salas, James Burns (Canada/USA; World Premiere)
  • Bye Bye Tiberias di Lina Soualem (Francia/Belgio/Qatar/Palestina; North American Premiere)
  • The Contestant di Clair Titley (Regno Unito; World Premiere)
  • Copa 71 di Rachel Ramsay, James Erskine (Regno Unito; World Premiere)
  • Defiant di Karim Amer (Ucraina/Regno Unito/USA; World Premiere)
  • Flipside di Chris Wilcha (USA; World Premiere)
  • God Is a Woman di Andrés Peyrot (Francia/Svizzera/Panama; North American Premiere)
  • Homecoming di Suvi West, Anssi Kömi (Finlandia/Norvegia; World Premiere)
  • In the Rearview di Maciek Hamela (Polonia/Francia/Ucraina; North American)
  • Menus-Plaisirs Les Troisgros di Frederick Wiseman (Francia/USA; North American Premiere)
  • The Mother of All Lies di Asmae El Moudir (Marocco/Egitto/Arabia Saudita/Qatar; North American Premiere
  • Mountain Queen: The Summits of Lhakpa Sherpa di Lucy Walker (USA; World Premiere)
  • Mr. Dressup: The Magic of Make-Believe di Robert McCallum (Canada; World Premiere)
  • Mur di Kasia Smutniak (Italia; World Premiere)
  • The Pigeon Tunnel di Errol Morris (Regno Unito/USA/Ungheria; International Premiere
  • Silver Dollar Road di Raoul Peck (USA; World Premiere)
  • Songs of Earth di Margreth Olin (Norvegia; North American Premiere)
  • Sorry/Not Sorry di Caroline Suh, Cara Mones (USA; World Premiere)
  • Stamped From the Beginning di Roger Ross Williams (USA; World Premiere)
  • Summer Qamp di Jen Markowitz (Canada; World Premiere)
  • The World Is Family di Anand Patwardhan (India; World Premiere)
  • Viva Varda! di Pierre-Henri Gibert (Francia; North American Premiere)