Dopo quasi 120 giorni di sciopero potrebbe esserci un piccolo spiraglio nel braccio di ferro tra SAG-AFTRA e gli studios.

Secondo quanto riporta Variety, infatti, i principali studios hollywoodiani stanno ragionando per modificare alcuni parametri sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale in ambito produttivo così da provare ad avvicinarsi ad un accordo contrattuale per porre fino allo sciopero degli attori.

I negoziatori sindacali si sono incontrati lunedì sera con i leader dell'Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi (AMPTP). Nell’incontro, le due parti sembrano aver risolto alcune delle questioni pendenti sull’intelligenza artificiale, che è diventata il fulcro dei colloqui negli ultimi 10 giorni.

I leader della SAG-AFTRA si sono riuniti nel primo pomeriggio di martedì con il comitato negoziale del sindacato. La speranza è che gli ultimi movimenti sull’intelligenza artificiale siano sufficienti per suggellare l’accordo.

"Apprezziamo la vostra pazienza e il vostro sostegno mentre finiamo il nostro lavoro", ha affermato il sindacato.

Il sindacato ha rilasciato una dichiarazione lunedì pomeriggio affermando che permangono differenze su “diversi articoli essenziali”, inclusa l’intelligenza artificiale. Il sindacato ha consegnato la sua ultima proposta formale all'AMPTP lunedì mattina, dopo aver lavorato 12 ore al giorno la domenica.

A parte l’intelligenza artificiale, il sindacato stava ancora lavorando a un meccanismo per ripartire un nuovo bonus sui residui dello streaming. Gli studi si sono offerti di assegnare agli attori un bonus del 100% sul loro residuo di streaming standard se appaiono in uno degli spettacoli più visti su una piattaforma.

L’accordo include anche un considerevole aumento delle tariffe minime, che gli studios hanno definito come l’aumento più grande degli ultimi 40 anni. Nella maggior parte dei casi si prevede che sia compreso tra il 7% e l'8%: meno dell'11% cercato da SAG-AFTRA ma superiore al 5% concordato dall'AMPTP negli accordi con i sindacati degli scrittori e dei registi.

Venerdì l’AMPTP ha emesso la sua offerta “ultima, migliore e definitiva”. Sabato, un folto gruppo di amministratori delegati ha tenuto un incontro su Zoom con Fran Drescher, presidente di SAG-AFTRA, e Duncan Crabtree-Ireland, il capo negoziatore, per incoraggiarli ad accettare l’accordo. Gli studi hanno avvertito che è necessario un accordo imminente per salvare una parte del palinsesto televisivo. Con il passare dei giorni, sempre più lungometraggi sono stati rinviati. Non è ancora chiaro se le modifiche concordate lunedì otterranno l'approvazione del comitato negoziale del sindacato.

Si dice che il sindacato abbia raggiunto un’intesa comune su alcune spinose questioni relative all’IA, come come gestire il consenso dell’IA nel caso in cui un attore muoia. Ma il sindacato non ha inserito tutti i punti nella sua lista. L’AMPTP si è impegnata a continuare a incontrarsi nei prossimi due anni e mezzo fino al prossimo negoziato per discutere dell’intelligenza artificiale, man mano che la tecnologia avanza.