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Si è conclusa sabato 4 ottobre in un teatro dell’Unione di Viterbo sempre sold out la due giorni dedicata al Premio Mattia Torre, il riconoscimento dedicato agli autori under 35 di racconti e monologhi nato per promuovere l’eredità artistica e letteraria del regista, sceneggiatore e autore televisivo e teatrale scomparso nel 2019.
Ad aggiudicarsi il Premio della Giuria composta da Valerio Aprea, Giacomo Ciarrapico, Geppi Cucciari, Valerio Mastandrea e Luca Vendruscolo è stato il racconto La Mazza di Francesco Miluzzi.
Motivazione:
In un’epoca in cui l’individuo si è incattivito - in mezzo alla strada, nell’ambiente di lavoro, ma anche sui social – questo pezzo rappresenta una provocazione, comica e feroce, dello stato della nostra società. Provocare raccontando il presente è una delle caratteristiche della scrittura di Mattia, e pensiamo che a lui questo testo sarebbe piaciuto tantissimo.
Al vincitore Francesco Miluzzi va un premio in denaro di euro 2.000, la rappresentazione dell’opera nel corso della trasmissione televisiva Propaganda Live su La7 e un’opera rappresentante un faro, realizzata e donata dal Maestro Ferdinando Codognotto e consegnata da Emma Torre.


Il Premio del pubblico, consistente in una targa sempre opera di Ferdinando Codognotto e un riconoscimento in denaro di euro 1.000, è stato invece consegnato da Nico Torre a Chiara Miolano, autrice del testo L’invasione degli attori. L’autrice è stata votata dal pubblico presente venerdì in teatro.
Menzione speciale della giuria va invece al giovane Francesco Garofalo di soli 14 anni che con Il grande spettacolo ha ricevuto sul palco da Nico Torre una targa gentilmente concessa sempre da Codognotto.
La motivazione:
Quasi la totalità di questa giuria in fondo di mestiere “vende risate”. E tutti sappiamo che far ridere è molto complicato. In questo breve testo c’è la capacità di creare comicità in modo continuo e raffinato, come si vede raramente. Oltre a una surreale delicatezza nonsense che nel finale trova la sua chiusura del cerchio. Non è un premio all’anagrafe di chi l’ha scritto, che anzi quando noi della giuria ripensiamo alla giovane età dell’autore, ci viene molto cattivo umore.
Il Premio Mattia Torre è organizzato dal Tuscia Film Fest in collaborazione con la famiglia e gli amici di Mattia Torre e con il supporto del Comune di Viterbo, dell’Università degli Studi della Tuscia, della Siae - Società Italiana degli Autori ed Editori e della Fondazione Roma Lazio Film Commission.
Hanno partecipato alla prima edizione del Premio Mattia Torre 527 giovani autori under 35 (35% donne, 65% uomini). Il 41% delle opere è pervenuto dal centro Italia, il 31% dal sud e dalle isole, il 26% dal nord, il 2% dall’estero. L’età media dei partecipanti è stata di 28,5 anni.
Le due serate condotte da Geppi Cucciari sono state arricchite da letture di testi dei finalisti e dalla letture di alcuni monologhi di Mattia Torre, nonché dalle testimonianze e dai ricordi di numerosi suoi amici e collaboratori. Tanti gli ospiti che si sono alternati sul palco. Nella serata di venerdì Alessandro Tiberi ha letto PROENERVITSTYLEPROPOWERACTIVEPRO di Filippo Maria Macchiusi; Luca Amorosino ha dato la sua voce al racconto UNA CODA VIOLA di Ernesto Dejana; Margherita Vicario ha letto CIÒ DI CUI HO PAURA di Camilla Boncompagni; Carlo De Ruggieri IL GRANDE SPETTACOLO di Francesco Garofalo, Cristina Pellegrino L'INVASIONE DEGLI ATTORI di Chiara Miolano, Massimo De Lorenzo LA MAZZA di Francesco Miluzzi; Giorgio Tirabassi BARRETTE di Giulio Armeni. In chiusura, Margherita Vicario in un duo acustico ha regalato una selezione di brani legati alla sua amicizia con Mattia Torre.
I sette giovani autori sono poi saliti sul palco per raccontare com’è nato il loro testo e condividere le loro emozioni con il pubblico in sala che al termine della serata ha votato il vincitore del Premio del pubblico.


Ad aprire la serata di sabato 4 ottobre è stato invece Giorgio Tirabassi che si è esibito con l’Hot club Roma-Gipsy Jazz Band per rendere omaggio a Django Reinhardt. A seguire, spazio alle letture di alcuni testi di Mattia Torre interpretati da Luca Amorosino, Cristina Pellegrino, Alessandro Tiberi, Carlo De Ruggeri, Valerio Aprea, Geppi Cucciari e Valerio Mastandrea, mentre Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico seduti sul palco hanno raccontato, in un’intervista con Geppi Cucciari, alcuni momenti della loro lunga amicizia e del loro sodalizio professionale con Mattia Torre. In sala anche la famiglia di Mattia Torre e gli amici Luca Bottura, Sabina e Caterina Guzzanti, Lele Marchitelli, Moira Mazzantini, Giulia Pietrosanti, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti.
I SETTE FINALISTI
GIULIO ARMENI
Sono scrittore, comico e memer. Dal 2010 gestisco il progetto satirico Filosofia Coatta, con cui nel 2023 ho vinto il Premio Satira Forte dei Marmi. Collaboro, tra gli altri, con Scuola Holden, Lucy-sulla Cultura e Treccani. Dal 2022 porto in giro per l’Italia il mio meme-show, Fuga dall’Algoritmo.
CAMILLA BONCOMPAGNI
Ho 29 anni e sono nata dalla parte fortunata dell’equatore, a Rieti, metropoli sabina di 40mila anime in cui se non conosci qualcuno lo conosce tuo cugino. Parlo tanto e ho l’esse moscia, combo grazie alla quale mia madre può vantare quasi 30 anni di mal di testa. Dopo il diploma classico e vista la passione per la letteratura sono giunta con estrema coerenza alla soglia di una laurea in Medicina e Chirurgia, ciò mi ha portato a pormi domande esistenziali tipo “Chissà se anche Bulgakov prese 18 in anatomia?”.
ERNESTO DEJANA
Sono nato a Roma il 19 giugno 1995. Dopo il liceo ho tentato inizialmente la facoltà di fisica, che ho abbandonato dopo un anno per ripiegare sul DAMS. Finita l’università ho iniziato a lavorare per uno youtuber con cui ho collaborato per più di un anno. In seguito ho frequentato una scuola di cinema e mi sono mantenuto passando per vari ambienti di lavoro tra cui un mercatino dell’usato, un sindacato, un’agenzia immobiliare e una libreria scolastica.
FRANCESCO GAROFALO
Sono nato a Roma il 16 settembre del 2011. All’età di otto anni ho iniziato a suonare la tromba, negli anni successivi mi sono appassionato al cinema di Woody Allen e di Wes Anderson, a Dylan Dog, ai libri di Calvino, alla musica di Sinatra e Gershwin, agli scacchi (pur avendo risultati discutibili), alla biologia, alla fisica e soprattutto a Enzo Jannacci. Vivo a Roma nel quartiere Garbatella e frequento il primo anno del liceo classico Pilo Albertelli. A tratti pessimista, potrei peggiorare.
FILIPPO MARIA MACCHIUSI
Nasco nel 1996 a Roma, nel retrobottega di un usuraio. In età puberale mi autoproclamo autore senza alcuna base mentre i miei genitori piangono sommessamente in un’altra stanza. Ma riuscivo comunque a sentirli. Dopo essermi laureato in Medicina e Chirurgia, decido che non avrei fatto né il medico, né il chirurgo, né l’usuraio. Tuttora ne pago le conseguenze. Ci tengo a salutare mia mamma e la mia agente, che non sono la stessa persona.
FRANCESCO MILUZZI
Sono nato a Rieti e romano d’adozione. Mi sono laureato in Comunicazione alla Sapienza e perfezionato alla New York Film Academy studiando regia e scrittura. Dal 2016 lavoro come assistente alla regia con registi del calibro di Claudio Amendola, Michele Placido e Riccardo Milani. Il mio sogno autoriale oggi trova nuova energia grazie alla selezione tra i finalisti del Premio Mattia Torre.
CHIARA MIOLANO
Ho 26 anni e vivo in provincia di Cuneo, la provincia più perculata d’Italia, forse solo dopo Napoli e Campobasso. Faccio uno di quei mestieri per i quali sono previsti accertamenti di alcool e tossicodipendenza. Sono un’insegnante di lettere alle scuole medie. Nel mio tempo libero ho fondamentalmente una sola grande passione, per la quale, per fortuna, non sono previsti accertamenti di alcool e tossicodipendenza. Faccio parte di una compagnia teatrale amatoriale. Che nonostante tutto è la mia grande, scalcagnata ma affettuosa seconda famiglia.
Comitato promotore del Premio Mattia Torre
Luca Amorosino; Valerio Aprea; Marco Balsamo; Ninni Bruschetta; Beppe Caschetto; Filippo Ceccarelli; Giacomo Ciarrapico; Paola Cortellesi; Geppi Cucciari; Serena Dandini; Marco Damilano; Carlo De Ruggieri; Massimo De Lorenzo; Graziano Graziani; Enrico Magrelli; Lele Marchitelli; Valerio Mastandrea; Moira Mazzantini; Lorenzo Mieli; Mauro Morucci; Valeria Orani; Velia Papa; Cristina Pellegrino; Giulia Pietrosanti; Fabrizia Pompilio; Virginia Raffaele; Francesca Torre Rocca; Alberto Rollo; Andrea Salerno; Andrea Sartoretti; Pietro Sermonti; Paolo Sorrentino; Giuliano Taviani; Alessandro Tiberi; Giorgio Tirabassi; Luca Vendruscolo.