La società della neve è il grande trionfatore della 38a edizione dei premi Goya, i principali riconoscimenti del cinema spagnolo. Il film, ispirato alla tragedia delle Ande del 1972, ha conquistato ben dodici trofei, distaccando di molto 20.000 specie di api (tre premi) e Il mio amico Robot (due). Delusione per Cerrar los ojos, ritorno alla regia del maestro Victor Erice: candidato a dieci Goya, è tornato a casa con un solo premio, quello per l’attore non protagonista José Coronado.

La società della neve, in corsa all’Oscar come miglior film straniero (se la vedrà con il favorito La zona d’interesse e con il nostro Io capitano) e disponibile su Netflix, nominato a tredici Goya, ha ottenuto i premi per film, regia (J. A. Bayona), produzione, attore rivelazione (Matías Recalt), fotografia, montaggio, sonoro, musiche, scenografia, costumi, trucco ed effetti speciali.

20.000 specie di api di Estibaliz Urresola Solaguren, che con quindici nomine era il film più candidato dell’edizione, vince i premi per opera prima, sceneggiatura originale e attrice non protagonista (Ane Gabarain). Il mio amico Robot, altra produzione spagnola in gara agli Oscar, riceve i riconoscimenti per il film d’animazione e la sceneggiatura non originale.ù

David Verdaguer per Saben aquell e Malena Alterio per Que nadie duerma sono i migliori attori protagonisti, Janet Novás per O corno vince come rivelazione femminile. Tra i film stranieri, Anatomia di una caduta sconfigge Le otto montagne, mentre tra i film stranieri in lingua spagnola si impone il cileno The Eternal Memory, candidato all’Oscar per il miglior documentario. Il premio alla carriera è andato al direttore della fotografia Juan Mariné (103 anni), il Goya internazionale a Sigourney Weaver.