È morto ieri a Roma, città dove era nato il 14 agosto 1954, Felice Farina, regista, sceneggiatore e produttore per cinema e televisione. Aveva 69 anni.

Dopo le prime esperienze nell’avanguardia teatrale romana, Farina inizia l’attività di regia con alcuni cortometraggi e documentari industriali, finché negli anni Ottanta realizza programmi per la Rai. Debutta al cinema con il lungometraggio indipendente Sembra morto... ma è solo svenuto (1986), scritto con Gianni Di Gregorio e il protagonista Sergio Castellitto, interpretato anche da Marina Confalone.

Nel 1988 viene coinvolto nel collettivo Sposi (1988), film prodotto da Pupi e Antonio Avati e Claudio Bonivento, dirigendo l’episodio con Alessandro Haber e Ottavia Piccolo. Nel 1991 ottiene buoni riscontri critici con Condominio (1991), commedia corale con Carlo Delle Piane, Ottavia Piccolo e Ciccio Ingrassia, che per questo ruolo vince il David di Donatello. Ritrova Piccolo anche nel 1995 con Bidoni, con Angela Finocchiaro e Giuseppe Cederna, che partecipa alla 52ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione Panorama Italiano e vince un Ciak d’Oro.

In questi anni Farina non abbandona l’impegno televisivo, dirigendo la sit-com Stazione di servizio (1990) e il popolare sceneggiato Felipe ha gli occhi azzurri (1991). Nel 2000 suggella la reunion tra Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni nella serie Nebbia in Valpadana (2000). Dal 2005 è regista e autore di molti documentari andati in onda su Geo su Rai 3.

Torna al cinema con i thriller Senza freni (2003) e La fisica dell’acqua, con Claudio Amendola e Paola Cortellesi, girato nel 2007 e uscito nel 2010 tra mille difficoltà. Del 2014 è Patria, ispirato al libro di Enrico Deaglio e interpretato da Francesco Pannofino, Roberto Citran e Carlo Gabardini. Il suo ultimo credito cinematografico risale al 2018, quando realizza il documentario sulla scienza Conversazioni Atomiche, che gli vale una menzione speciale ai Nastri d'Argento.

Produttore indipendente e sperimentale con la Ninafilm, Farina è stato tra primi in Italia a scegliere l’editing digitale, quando nel 1995 monta Bidoni con l’allora nascente piattaforma Avid. Ha supervisionato e collaborato alla realizzazione degli effetti speciali nei suoi ultimi lavori.