Francesco Nuti riceverà il Premio alla Carriera della 63a edizione del Globo d’Oro, in programma il prossimo 5 luglio nei suggestivi giardini di Villa Massimo, sede dell'Accademia Tedesca a Roma. Il riconoscimento è assegnato all’Associazione della Stampa Estera in Italia, che organizza quello uno tra i più antichi e longevi premi cinematografici nel nostro Paese.

“Protagonista tra i più significativi, Francesco Nuti – commentano Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, i Direttori Artistici del Premio – ha rappresentato un punto di snodo per il nuovo cinema italiano. Non ci sarà lui, per ragioni legate alla sua purtroppo precaria salute, ma sua figlia Ginevra, che ringraziamo per aver accettato il nostro invito”.

Nato a Firenze nel 1955, Francesco Nuti è una delle figure più importanti del cinema italiano degli anni Ottanta. Giovanissimo, viene notato da Alessandro Benvenuti ed Athina Cenci che avevano costituito I Giancattivi e con loro partecipa a trasmissioni televisive di successo come Non stop e Black Out. Nel 1981 il trio debutta nel cinema con Ad ovest di Paperino. L'anno dopo Nuti lascia il trio per interpretare Madonna che silenzio c'è stasera (1982), il film gli dà grande notorietà.

Seguono Io, Chiara e lo Scuro con Giuliana De Sio e Son contento con Barbara De Rossi. Nel 1985 inizia ad occuparsi di regia con il film Casablanca, Casablanca, vincitore del David di Donatello e di un Globo d'oro a San Sebastian. Seguono Tutta colpa del Paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Paskoski di padre polacco (1988). Nello stesso anno partecipa come cantante al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te che verrà poi incisa da Mina.

Continua la sua attività di regista-attore di successo con Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991). Nel 1994 le riprese di OcchioPinocchio si prolungano molto in seguito ai suoi problemi personali, ma nel 1998 con Il signor Quindicipalle recupera il gradimento del suo pubblico. Seguono con alterne fortune Io amo Andrea (1999) e Caruso, zero in condotta (2001).

Entrato poi in una spirale di depressione e alcolismo, arriva ad annunciare il suo suicidio poiché non trova finanziamenti sufficienti a realizzare il film annunciato Olga e i fratellastri Billi. Riceve grandi testimonianze di affetto e solidarietà che lo rincuorano e nel 2004 partecipa come attore al film di Claudio Fragasso Concorso di colpa che esce nelle sale l'anno seguente. Alla vigilia del suo ritorno sui set, il 3 settembre 2006, entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un incidente domestico. Un documentario a lui dedicato dal titolo Francesco Nuti... e vengo da lontano viene presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2010: in questa occasione viene reso noto che è muto dal giorno dell'incidente e costretto su una sedia a rotelle.