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Troppo Cattivi 2 © 2024 Universal Studios. All Rights Reserved.
“Chi è più cattivo dei Troppo Cattivi? Le Troppo Cattive”. Così si vorrebbe colà dove si puote, il marketing, ma è davvero così? Troppo cattivi 2, sequel dell’animazione DreamWorks del 2022, ritrova la banda di fun lovin’ criminals o animals che dir si voglia, segnatamente il leader Mr. Wolf, Mr. Snake, Mr. Shark, Mr. Piranha e Webs, la Tarantola hacker, e la fa cozzare contro una “omologa” gang tutta al femminile, con i mazzi e razzi del caso, commissarie più o meno supplici, oro da predare e, prima di tutto e ancora, la retta via da ritrovare, i “bravi ragazzi” da ripristinare pubblicamente.
Dal 20 agosto nelle nostre sale, tratto dai libri di Aaron Blabey e ancora diretto da Pierre Perifel, Troppo Cattivi 2 conta sul cast vocale originale, dunque Sam Rockwell, Marc Maron, Craig Robinson, Anthony Ramos e Awkwafina, ovvero nella versione italiana su Edoardo Ferrario, Margherita Vicario, Saverio Raimondo et alii con esiti invero non felicissimi: andrebbe ricordato che la stand up comedy e il doppiaggio non sono la stessa cosa, e manifestamente.
Entrando nel film, be’, si ride poco, la sceneggiatura è farraginosa, le trovate iterate fino a ingolfarsi, le puzzette – Piranha – spaziali ma non galattiche, il gioco bello dura poco, diciamo la sequenza del prologo, sicché si rimpiange, con tutto che capolavoro non era, il primo Troppo Cattivi.
Con ulteriore evidenza, questa ormai saga animata è figlia di uno Zootropolis minore, cafoncella e insieme pedante, ché le battute a segno, i raccordi azzeccati, i nonsense non peregrini si contano sulle dita di una zampa.
Il problema principale sta nelle new entry, le eponime Troppo Cattive, che sono incattivite e incarognite come poche: villane più che villain, pesanti praeter necessitatem, dunque, nocive al divertimento, perniciose per l’intrattenimento.
Eh, sì, Zootropolis, Sing e Madagascar sono altra cosa – e tanta roba.