È il 21 gennaio 1968 quando un aereo con a bordo quattro bombe atomiche cade nelle vicinanze di una base militare americana in Groenlandia. The Idealist, della regista danese Christina Rosendahl è la cine-inchiesta del 33. Torino Film Festival. La storia di una strage politica ed economica che coinvolse gli Stati Uniti d'America e la Danimarca, portata alla ribalta mediatica dal giornalista Poul Brink, interpretato da Peter Plaugborg.

Un B-52 dello Strategic Air Command, settore responsabile della gestione e del controllo di bombe nucleari e missili, stava volando sopra la base statunitense di Thule quando inaspettatamente si schiantò al suolo. Venti anni più tardi i danni erano ancora evidenti e nel 1988 agli ex lavoratori della base militare non erano riconosciute le gravi patologie contratte, tra queste il cancro, causato dalle radiazioni nucleari scaturite dal plutonio contenuto nelle bombe. Il governo danese scelse allora di non riconoscerli come vittime dei fatti e di conseguenza non garantì loro le cure adeguate.

The Idealist ricostruisce quanto avvenuto in quel tragico giorno del 1968, "l'esplosione della bomba sedici volte più potente e dannosa di quella di Hiroshima", attraverso immagini di repertorio e racconta la lotta e l'inchiesta portata avanti da Poul Brink tra il 1988 e il 1995. Una storia di giornalismo e di guerra, con sullo sfondo la Guerra Fredda tra Usa e Urss.

Brink, scomparso nel 2002 all'età di 49 anni, fu il primo a restituire speranza e dignità a quegli uomini. Giornalista radiofonico e televisivo, sul finire degli anni 80 decise di fare chiarezza su quanto avvenuto alla base militare di Thule. Le sue ricerche portarono a scoperchiare il tanto temuto vaso di Pandora e le inevitabili verità scomode. La Danimarca, che si dichiarava contraria al nucleare, concesse agli americani nel 1957 di nascondere armi atomiche nelle loro basi tra i ghiacci della Groenlandia.

Dopo anni di ricerche, analisi e conferme da parte delle fonti Brink riuscì a ottenere la lettera con cui l'allora ministro degli esteri danese sanciva l'accordo segreto, e con essa l'ammissione delle responsabilità del governo e il risarcimento (8.500 dollari per ogni vittima). The Idealist, film classico e lineare, racconta il caso "watergate" danese. Niente fiction ma realismo tra democrazia e corruzione. Un thriller giornalistico basato interamente sul lavoro del protagonista. Un singolo uomo che ha scelto con il suo mestiere di portare avanti la lotta per la verità. E la regista si affida totalmente a immagini e parole dirette e precise, nella difficile costruzione di una drammatica pagina di storia post bellica.