Verde di rabbia. Letteralmente. I piedi si gonfiano, i bicipiti esplodono e lo sguardo diventa per nulla rassicurante. Il professor Banner si trasforma nell'invincibile Hulk: pallido e introverso il primo, technicolor e molto, molto irascibile il secondo. E' una gran bella stagione per i super-eroi: nel secondo e assai più smagliante capitolo delle avventure del mostro verde firmato questa volta da Louis Leterrier, addirittura un recente e fortunatissimo beniamino preannuncia faville con la creazione di una futura super-compagnia. Piccola sorpresa finale in un film che, seppur sorprese non ha, è un rocambolesco susseguirsi di combattimenti super, nei quali compare il militare arrogante (William Hurt), vero responsabile di tutti questi guai materiali e spirituali, una versione incattivita e maligna, un contro-eroe, affidata a Tim Roth e la bella tutta amore e umanità, Liv Tyler. Si intrecciano le esplosioni travolgenti di rabbia ai momenti di sofferenza e faticoso autocontrollo che prendono il volto di Edward Norton, seccato dai tagli copiosi di scene a suo dire ingiustificati perché capaci di spiegare questi tormenti dell'anima. Comunque sia, godibile equilibrio, con piccolo, centrale cammeo tutto da scoprire.