Le feste si avvicinano, ma scordatevi i Babbi Natale, le renne volanti e parlanti, gli elfi e così via (per fortuna), perché Ficarra e Picone ci catapultano in un enorme presepe vivente, e precisamente nell'anno zero, poco prima della nascita di Gesù.

Il duo comico dirige Il Primo (film di) Natale  sul grande schermo e sceglie, dunque, di tornare alle origini di quello che realmente rappresenta questa festa: la nascita di Cristo.

 

Non il solito film sul Natale, dunque. Non ci sono però molte altre novità in questo viaggio nel tempo dai giorni nostri alla Palestina, da presepe vivente di Roccadimezzo Sicula a presepe reale dell'antica Betlemme. 

Si ride poco nel seguire le avventure del ladro di arte sacra Salvo (Ficarra) e del prete del piccolo paesino siciliano Valentino (Picone). Alla ricerca della Madonna e di San Giuseppe e soprattutto del futuro nascituro che "moltiplica i pani, resuscita i morti, cammina sulle acque e le cose si complicano dopo i trent'anni" e con Erode (il bravo Massimo Popolizio) alle calcagna incattivito dalla nascita del Re dei Re, i due comici accennano, senza mai andare fino in fondo, temi importanti come l'immigrazione, l'amicizia, l'altruismo e l'egoismo, la fede religiosa e l'ateismo.

Danno poco spazio alla critica sociale e rivelano una morale un po' troppo facile: sono gli uomini a fare i miracoli. Ecco, sostenuti da Medusa e con l'ausilio di Nicola Guaglianone alla sceneggiatura (ancora una volta dopo L'ora legale), Ficarra e Picone non fanno di certo un film miracoloso, sebbene abbiano il merito di riportarci alle origini della natività.

Di certo non era e non è una sfida semplice per i due comici (l'appuntamento al cinema con il Natale, lo sappiamo, è una responsabilità in termini sia di aspettative che di incassi), che quest'anno si daranno la staffetta con Zalone e il suo Tolo Tolo in uscita il primo gennaio.

Vedremo se il box office avrà del miracoloso e riusciranno a replicare il successo de L'ora legale (miglior incasso del 2017). Per ora non si vede un miracolo all'orizzonte.