Da pochissimo Fabrizio Moro si è esibito con il brano “Sei tu” sul palco di Sanremo, con il quale ha vinto il premio Sergio Bardotti per il miglior testo. Vero e proprio veterano del famoso festival canoro (sei volte per lui, con una vittoria nella sezione Giovani e la conquista del massimo premio tra i “Big” in coppia con Ermal Meta nel 2018), novellino invece al cinema, dove per la prima volta debutta come regista, insieme ad Alessio De Leonardis, con Ghiaccio.

Un’opera che mette al centro il tema del pugilato, ma che in realtà parla d’amore, proprio come la sua ultima canzone cantata al Teatro Ariston, che fa parte della colonna sonora del film.

Girato al Quarticciolo, un quartiere della periferia di Roma, il film racconta la storia d’amicizia tra Giorgio (Giacomo Ferrara), un giovane aspirante pugile, e il suo maestro Massimo (Vinicio Marchioni).

Nel cast anche Lidia Vitale, Emanuele Propizio, Beatrice Bartoni e Claudio Camilli. Massimo ripone in Giorgio tutti i suoi sogni e le sue speranze: il giovane infatti potrebbe diventare professionista. Ma soprattutto potrebbe dare una svolta e cambiare la sua vita, tirandosi finalmente fuori dalla malavita che non lo molla.

Non era facile affrontare un film sul pugilato (sport alquanto inflazionato al cinema) eppure i due registi, proprio come due bravi boxeur, così come la coppia Marchioni-Ferrara, riescono nell’impresa.

Complici la scelta di lasciare il ring e i guantoni sullo sfondo e di focalizzarsi sulle storie di strada che Moro e De Leonardis ben conoscono (“io sono cresciuto a Roma nel quartiere periferico di San Basilio, lui a La Rustica”, dice Moro), ma anche l’evidente affinità professionale tra i due, che hanno svariate collaborazioni per videoclip alle spalle e ovviamente la grande alchimia tra i due protagonisti.

Reduce dal successo al festival di Sanremo, Moro dunque si accinge a proseguire su questa strada anche al cinema con Ghiaccio, che ha già conquistato il primo posto al box office, ora in sala come evento fino al 9 febbraio distribuito da Vision Distribution e poi sulle piattaforme di Sky e Mediaset. Da bravo cantautore e a bravo regista il passo è breve.