E come non poteva l’altro Quentin del cinema, il francese Dupieux, non rendere omaggio, da surrealista post-litteram qual è, a Salvador Dalì? Sicché, fuori concorso a Venezia 80, Daaaaaali!, settantasette minuti di pensieri in libertà, immagini fluttuanti, volontà strafottenti.

Con Deerskin e, successo a Venezia 2020, Mandibles, instradato da due sciocchi senza speranza che rinvengono una mosca gigante nel bagagliaio della loro auto, Dupieux s’è guadagnato fama di piccolo cult o, meglio, cult per pochi, e ora continua a macinare, sul discrimine tra “ci fa o ci è?”: alla Berlinale 2022 Incredible But True, a Cannes 2023 Smoking Causes Coughing, e più non dimandare.

Incredible But True, sulla vita sconvolta di una coppia che rinviene un misterioso tunnel nel seminterrato, adombrerebbe il corto muto di Luis Buñuel e Dalì del 1929, il celebre Un chien andalou, nella scena in cui la moglie vede le formiche uscire dal proprio corpo.

Ebbene, dopo tanti indizi, la prova: Daaaaaali!, con sei a, si prende in carico l’onirico, l’extravagante, il bizzarro Salvador o, se preferite, Avida Dollars e lo eleva a (ri)potenza surreale, complice la giornalista francese, incarnata da Anaïs Demoustier, che incontra ripetutamente il Maestro per un documentario che non girerà – o forse sì? – mai.

A riprodurre Dalì quattro, anzi, cinque attori: Gilles Lellouche, Édouard Baer, Jonathan Cohen, Pio Marmaï, Didier Flamand, nel cast anche Romain Duris, il lungometraggio invero non così lungo è un tributo scanzonato e irredento, che chiede alla sospensione dell’incredulità la benedizione del genio, che Dupieux approccia nel narcisismo tracimante, nell’indole recalcitrante, nell’impossibilità di contenersi al qui e ora. Magistrale l’epifania nel corridoio di un hotel, in cui il Nostro s’avanza ma non avanza: applausi.

Regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, montatore, Dupieux omaggia l’antenato – sì, gli piacerebbe – e insieme la capacità mitopoietica della Settima Arte, facendo di personalità personaggio, anzi, personaggi e di canto libero poetica divertente, stile da vendere e… teoria di finali. E infinito vocalizzo: Daaaaaali!