Da Correre contro (1997) a Corro da te (2022) non è la prima volta che Piefrancesco Favino affronta la disabilità al cinema. Si può dire che non è nuova all’argomento neanche Miriam Leone, che da poco in Marilyn ha gli occhi neri ha interpretato una ragazza con un disagio psichico in un centro diurno (2021). Una novità però c’è: la coppia Favino-Leone è inedita sul grande schermo e funziona, anzi, corre alla grande.

Lui (Favino) è un narcisista bello, sportivo, seduttore seriale, bugiardo e cinico. Lei (Leone) è altrettanto bella, vitale, violinista solare e tennista per passione, nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica.

Disposto a qualsiasi bugia pur di conquistare la bella donna di turno arriverà a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle quando la incontrerà.

Remake del francese Tour le Monde Debout di Frank Dubosc (in Italia è uscito con il titolo Tutti in piedi), il nuovo film di Riccardo Milani è una rom com (l’happy end, stile Pretty Woman, è garantito già dal titolo) su un tema delicato e poco affrontato al cinema, soprattutto in Italia. Il terreno era più che mai scivoloso. Eppure il regista (e gli sceneggiatori: lo stesso Milani, Furio Andreotti e Giulia Calenda) forti dell’appoggio dell’associazione Peba Onlus (da tempo impegnata nella realizzazione e nell’abbattimento delle barriere architettoniche sugli edifici pubblici) riescono a non cadere. Certo, qualche inciampo non manca.

Ma nel complesso il film regge e ironizza con garbo sulla disabilità distanziandosi anche in parte dall’originale d’oltralpe. Meno politicamente scorretto rispetto al francese e con un personaggio in più, aggiunto ex novo dal regista in fase di scrittura: Piera Degli Esposti, strepitosa nella sua ultima interpretazione nei panni di Nonna Margherita. Da citare anche Vanessa Scalera, davvero perfetta nel ruolo della segretaria Luciana. Completano il cast: Carlo De Ruggieri, Pietro Sermonti, Pilar Fogliati, Giulio Base, Steve Della Casa e Michele Placido.