Oltre al cinema, Giancarlo Soldi nutre un’altra grande passione, quella per i fumetti italiani. Ciò lo ha portato a diventare un collezionista e a trasferire sullo schermo le storie dei suoi celebri protagonisti.

Il regista lombardo continua il viaggio alla (ri)scoperta di chi questo “universo” ha contribuito a espanderlo, con strisce capaci di lasciare una traccia nell’immaginario.

Dopo Tex, Dylan Dog e Diabolik, è la volta di Valentina, personaggio dell’omonima serie creata da Guido Crepax nel 1965, approdare nelle sale in un docufilm che ne ripercorre l’ascesa dalla nascita all’entrata a gamba tesa nel mito. Replicando in parte soluzioni narrative e modus operandi già utilizzati nel precedente Diabolik sono Io, Soldi anima le tavole e raccoglie testimonianze per dipingere un ritratto cinetico, cromaticamente e visivamente pulp, che rende giustizia tanto all’oggetto del desiderio di intere generazioni quanto al talento rivoluzionario, provocatorio e fuori dagli schemi del suo autore.

Il risultato è un omaggio sincero e divertito al fumetto, a chi lo popola e al suo padre biologico, ma anche ad una Milano più effervescente ed acida che mai, dal quale traspare tutto l’amore sviscerato e la conoscenza approfondita di un vero cultore della materia.