Tutto in una notte. Attacco a sorpresa ai gangli del potere, eliminazione dei traditori interni, annuncio dell’avvenuto colpo di stato. Siamo in Turchia, vi ricorda qualcosa?

I nemici non hanno volto, in compenso i golpisti si mostrano in tutta la loro impassibilità e fermezza. Sono pochi, ma ben determinati a prendere possesso della radio di stato attraverso la quale mettere le mani sul paese. Peccato nonostante la determinazione siano totalmente inadatti a gestire situazioni estreme.

Grottesche figure che Mahmut Fazil Coskun tratteggia intingendo la penna in una ironia iperbolica che muove al riso non meno che alla riflessione. Se infatti il racconto ha i toni della farsa tragica, la realtà ben nota del recente fallito tentativo di stato è costantemente in controluce e tinge l’atmosfera di un livido nero. Il potere protegge se stesso dando fiducia a uomini manipolabili di cui sbarazzarsi con facilità.

L’annuncio è un film amaro, pervaso di un umorismo acido che rende ancora più insopportabile il pensiero di quanti ancora oggi in Turchia lottano per vedere rispettati i propri diritti. Compresa la libertà di realizzare un’opera per certi versi pericolosa come questa. Che non a caso sceglie la strada del grottesco per parlare dell’oggi.